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Il coniglio ce ne parla la dottoressa Cinzia a Ciarmatori

In libreria per Macro Edizioni Un coniglio per amico un piccolo grande libro dedicato a chi ha scelto di vivere con un coniglio, una guida per imparare come prendersene cura in modo corretto e su come costruire con lui una bella relazione.

Autrice del volume la Dottoressa Cinzia Ciarmatori Medico veterinario omeopata esperta nella medicina degli animali esotici e non convenzionali

Grafica Divina

Leggendo il suo libro scopriamo che il coniglio è un animale molto presente nelle case delle persone…

Sì è proprio così, e molte persone restano sorprese.
Per questioni di carattere culturale non siamo soliti pensare al coniglio allo stesso modo rispetto a cane e gatto, in realtà se ci avviciniamo agli animali senza pregiudizi scopriamo di essere in errore: il coniglio è un mammifero e appartiene ad una specie sociale, perché mai non dovremmo essere in grado di creare una relazione come facciamo con un cane o con un gatto?

Molte persone scelgono un coniglio come animale da compagnia perché sono convinte che richieda meno impegno è così?

Quello che mi chiedo è perché mai dovremmo scegliere di vivere con un animale con questa premessa. Se pensiamo di non poter dedicare tempo e attenzione, se siamo convinti che il nostro stile di vita sia incompatibile con le necessità di un individuo di un’altra specie, perché mai dovremmo compiere la scelta di adottarlo?
Vivere con gli animali è un’esperienza di grande arricchimento se vissuta in modo consapevole, ma può trasformarsi in un inferno se non ci interroghiamo con onestà su quello che possiamo offrire in termini di tempo, attenzione, cura, risorse anche economiche.
Perché nutrire correttamente un animale con cibi di qualità e occuparci della sua salute, prevenire i principali problemi di salute garantendo visite medico veterinarie periodiche e assicurare le giuste cure in caso di malattia è un dovere.
Il coniglio non è meno impegnativo rispetto ad altri animali, è semplicemente diverso e ha esigenze differenti, ma richiede impegno perché è nostra responsabilità occupandoce al meglio.

Quali sono le principali false convinzioni su questo animale?

La prima falsa convinzione è proprio quella di cui abbiamo appena parlato, ma ce ne sono molte altre.
La prima a cui penso, anche per la gravità delle conseguenze, è che il coniglio sia un animale adatto ai bambini e non c’è nulla di più falso. In generale non ci sono animali adatti ai bambini perché i bambini per loro natura richiedono mediatori adulti nella relazione con un animale, ma nel caso del coniglio l’errore è ancora più grave: si tratta di una specie preda che si spaventa moltissimo se viene rincorsa o sollevata da terra, azioni tipiche dei bambini. Molti conigli soprattutto giovanissimi si divincolano se presi in braccio e nel farlo cadono a terra con il rischio di lesioni gravi e fratture.
Un’altra falsa convinzione è che si tratti di roditori. Il coniglio invece è un lagomorfo e l’alimentazione di cui necessità non è la stessa dei criceti!

E i principali errori?

L’alimentazione, l’alimentazione, l’alimentazione, non se ne parla mai troppo spesso.
Il coniglio è un erbivoro stretto, la cui dieta in natura è costituita da alimenti ricchissimi di fibra e poveri di calorie.
Purtroppo in commercio ci sono molti alimenti industriali consigliati per i conigli, prodotti a base di cereali e semi, hanno pochissima fibra e un’enormità di calorie.
Un’alimentazione non corretta è la principale fonte di problemi di salute in questa specie, che possono avere conseguenze anche fatali soprattutto nei più giovani, ma non solo.
Rivolgersi ad un medico veterinario esperto nella medicina del coniglio è fondamentale anche per questo motivo, i cambiamenti di alimentazione devono essere estremamente graduali e mai improvvisati.

Nel libro una parte importante è dedicata alla creazione di una relazione con i conigli. È possibile?

È possibile certo, e doveroso direi! I conigli in natura vivono in gruppi di dieci-quindici individui, sono animali sociali, sono perfettamente in grado di comunicare e di comprendere non solo altri conigli, ma anche noi.
La loro comunicazione è più sottile, è fatta di pochissimi suoni, eppure non è affatto difficile “interpretare” il loro stato d’animo se siamo attenti.
E nonostante i tratti comuni legati alla specie ci sono grandi differenze tra un individuo e l’altro, proprio come per noi.
Conosco conigli estremamente timidi, altri più esuberanti, alcuni molto inclini al gioco, altri più “riservati”, ma tutti indistintamente sanno occupare un posto speciale nel nostro cuore.
Senza nulla da invidiare a cani e gatti!

Intervista di: Francesca Fiaschi

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