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Il signor G e l’amore incontro con Rossana Casale

Appena uscito il nuovo lavoro di Rossana Casale dal titolo Il signor G e l’amore. Nell’album trovano spazio anche due brani inediti scritti da Sandro Luporini Sostiene l’amore e Piove musicati da Vittorio Cosma. Luporini è anche autore del quadro che fa da coperina al disco Struttura e figure sulla spiaggia 1982-83. Abbiamo incontrato Rossana Casale che così ha risposto alle nostre domande.

Uscito da pochi giorni  il tuo disco Il Signor G e l’amore, come hai scelto le tracce da inserire?

L’album è nato sul desiderio di raccontare la visione sulla coppia di Gaber e Luporini quindi creare la scaletta all’inizio era sicuramente questione delicata. Dopo aver molto dibattuto con me stessa su quali brani mettere e quali togliere ho capito che la chiave stava proprio nel non dimenticare me come spettatore sì ma anche come donna e che quindi il risultato l’avrei ottenuto unendo le mie emozioni alle loro, raccontando la loro critica cruda e nello stesso tempo disperata sull’amore. Il sarcasmo misto all’educazione nel linguaggio scritto, le parole dure, l’analisi spesso feroce, il bisogno assoluto di libertà, di aria ma soprattutto di verità. Mi hanno guidato le parole.

Grafica Divina

Cosa è rimasto fuori dal disco che magari avresti voluto inserire?

È vero che lasciare fuori ‘Il dilemma’ è stata la scelta più difficile perché non solo è il brano che il pubblico gaberiano conosce di più ma anche perché racchiude in sè le tante storie d’amore che Gaber aveva osservato e dalle quali era stato ferito. Il problema sono stata io che non sono riuscita a farlo crescere velocemente in me e a farne una versione che mi soddisfacesse. Credo che la struttura a ballata musicale contro il linguaggio jazz che prediligo, non me lo abbia permesso.

Quando è scoccato il tuo Amore per Gaber?

Il mio amore per Gaber è scoccato già dai tempi del teatro canzone. Amavo come amo ancora il teatro e a quei tempi avevo l’abbonamento al teatro Carcano di Milano,andavo al teatro Lirico come all’Elfo o l’Out Off  ed è stato andando a vedere ‘Il grigio’ che mi sono innamorata di quella forma spettacolo. Posso dire realmente che mi ha cambiato il modo di vedere alla musica e proprio in quell’occasione ho capito che la forma concerto non era più abbastanza per me e che la vedevo vecchia e ripetitiva. Volevo dire e cantare cose importanti come faceva Gaber. Amavo quel linguaggio diretto e pulito,a differenza del mio che era fatto di metafore e immagini.

Cantando Gaber che idea ti sei fatta del Signor G e l’amore?

Il signor G voleva amare liberamente, fuori dai giochini che vanno a mano a mano creandosi nella coppia. Voleva la coppia ma ne odiava il suo condizionamento sociale. Non sopportava la mediocrità in cui veniva trascinata,la ripetitività quotidiana, la falsa borghesia che la portava a bandiera. Per lui la vita vera era fuori perché la coppia soffocava il rumore della sofferenza umana che lui voleva ascoltare e a cui voleva partecipare come manifestante e narratore . Era quasi un tormento per lui. Luporini però mi ha recentemente raccontato che Gaber alla fine se ne andato senza poter dire che dopo tutto il percorso fatto, aveva ritrovato proprio nel matrimonio la salvezza dell’amore.

Il rapporto quaotidiano con le parole di Gaber cosa ha cambiato in te?

I miei musicisti ed io sappiamo che da ora in poi nessuna musica o canzone vale se non contiene parole importanti e che ogni nota ha qualcosa da raccontare. È jazz, è Gaber.

All’interno del disco trovano posto anche due inediti scritti da Luporini co-autore di Giorgio Gaber. Come hai convinto il solitario Luporini? 😉

Smuovere Luporini è impossibile, lo sai che sulla sua porta c’è la scritta ‘ Non contate su di me’? Lupo solitario. Quando ho deciso di realizzare questo lavoro l’ho semplicemente chiamato e lui mi ha detto di sì, semplice e dolcissimo. Mi ha fatto avere 7 brani tra i quali ho scelto i due che sono nell’album: ‘Piove’ e ‘Sostiene L’amore’. Quest’ultimo mi emoziona moltissimo.

Il Signor G e l’amore è anche un concerto che stai prtando nei teatri come è stato accolto?\

l concerto è molto coinvolgente e come voleva Gaber si riflette,ci si indigna, ci si commuove,si ride,si gioca,ci si emoziona. Il jazz ne fa da supporto, le poesie di Borges, Merini, Szymborska e i monologhi Gaber- Luporini, il filo che tiene tutto insieme.

Prossimi appuntamenti?

I miei impegni, a parte i concerti, sono il Conservatorio di Parma dove insegno e una nuova stagione con Xfactor. Sempre in viaggio ma d’altronde, come recitavo in un mio spettacolo di qualche anno fa: ‘Siamo viandanti e dobbiamo via andare’.

Intervista di: Elena Torre

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