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LE AMBULANZE VOLANTI. CHIRURGHI, CAMMELLI E CANTINIERE SUI CAMPI DI BATTAGLIA

 \r\n\r\n“Le ambulanze volanti. Chirurghi, cammelli e cantiniere sui campi di battaglia”. È questo il titolo della prima serata delle Conversazioni Napoleoniche 2013, che si terrà mercoledì 21 agosto alle 21,30 a ingresso libero nel Chiostro di San Micheletto (via Elisa, complesso di San Micheletto, Lucca), all’interno del progetto “Da Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa” ideato da Roberta Martinelli e promosso dal Mibac, Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana nella persona del Direttore, Isabella Lapi, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione di Livorno.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì, ancora una volta, saranno presentati scoperte e particolari inediti emersi dagli studi sull’Imperatore che da anni Roberta Martinelli conduce in Italia e all’estero, e che le relatrici Velia Gini Bartoli e Simonetta Giurlani Pardini presenteranno con ricchezza di immagini e particolari.\r\n\r\n \r\n\r\nLa prima parte sarà incentrata su trucchi e invenzioni napoleoniche per mantenere viva la Grande Armée: Dominique Jean Larrey fu infatti un medico straordinario dalla grande inventiva; Napoleone ne colse le capacità e lo nominò primo chirurgo del suo esercito. È grazie a lui che è nata la “chirurgia d’urgenza”. Non perché lo scopo fosse quello di salvare più vite possibile, ma perché i soldati messi non troppo male dovevano tornare il prima possibile a combattere. Erano questi infatti ad essere raccolti per primi sulle nuovissime “ambulanze volanti” (nelle foto allegate se ne vedono di due tipi) inventate allo scopo, e a questi venivano somministrate medicine per la prima volta appositamente sintetizzate per essere facilmente trasportabili e somministrabili.\r\n\r\n \r\n\r\nNella seconda parte si parla di cantiniere, vivandiere, infermiere che sapevano far sentire la loro voce anche con i Generali napoleonici. Era infatti a queste donne particolarmente coraggiose e forti che era affidato sui campi di battaglia tutto ciò che riguardava alimentazione, igiene, farmacologia ed attrezzature per le nuove “farmacie da campo”, che grazie a Napoleone e a Larrey fecero la loro comparsa riducendo drasticamente la mortalità tra i soldati dell’Armée. Il loro ruolo andava ben oltre le mansioni per le quali erano state “arruolate” con tanto di “patente”, e riguardava l’assistenza dei feriti e, all’occorrenza, la capacità di imbracciare un fucile e combattere. Quattro di loro, antesignane delle odierne donne militari, furono insignite da Napoleone della Legion d’Onore (una di queste era Catherine Balland, nella foto in allegato).\r\n\r\n \r\n\r\nAl termine della serata ci sarà un piccolo assaggio rinfrescante per tutti gli ospiti, offerto dalla Pasticceria Pinelli. I prossimi appuntamenti sono giovedì 22 agosto con “Il buono, il presuntuoso e l’imperatore. Opera in 3 atti per il controllo del mondo” di Peter Hicks, e venerdì 23 agosto con “Napoleone in pellicola. Amori, palle di neve e sogni di grandezza” di Pier Dario Marzi, serata in collaborazione con il Cineforum Ezechiele 25,17. Info su https://napoleoneeilsuotempo.wordpress.com e su www.facebook.com/napoleonidi\r\n

Fonte: Anna Benedetto
Grafica Divina

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