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IL CARNEVALE UNISCE I POPOLI DEL MONDO

IL CARNEVALE UNISCE I POPOLI DEL MONDO

Le emozioni di Chiara Cinquini e Benjamin Lebigre che hanno guidato i figuranti
del Carnevale di Viareggio alla manifestazione internazionale di Ningbo in Cina

Grafica Divina

“Cosa mi porto nel cuore di questo viaggio? La conferma che il linguaggio del Carnevale è universale. Un grande contenitore in grado di unire tutti i popoli del mondo”. Chiara Cinquini, coreografa del carro di Alessandro Avanzini ha ancora negli occhi, nella mente e nel cuore le emozioni dell’International Carnival di Ningbo, condivise con il suo gruppo e con quello dei figuranti del carro di Lebigre e Roger, in rappresentanza di tutti i figuranti dei carri del Carnevale di Viareggio, e le sue parole sono cariche di emozioni. “La cosa che mi ha stupito di più è stata la grande voglia del pubblico cinese, infinito, sterminato, di stringere contatto con noi, di toccarci, sfiorarci, fare foto con noi. Avevano proprio voglia di divertirsi e noi lo abbiamo capito subito, abbattendo ogni barriere, transenne comprese e andando a interagire con loro. E siamo stati gli unici – sottolinea con un pizzico di orgoglio – a presentare uno spettacolo diverso, di contatto”.

“Li abbiamo stupiti e divertiti – aggiunge Benjamin Lebigre, che ha guidato il gruppo dei figuranti del suo carro – non si aspettavano l’incontro con l’uomo-scimmia del carro Burocrazy – aggiunge sorridendo – E’ stata un’esperienza forte che ha amalgamato ancora più i nostri due gruppi di figuranti, i quali davvero non si sono risparmiati dando tutte le volte uno spettacolo divertente, gioioso, coinvolgente. Vere e proprie carezze d’amore, date e ricevute”. “Emozionante è stata anche la condivisione con gli altri Carnevali europei – aggiunge Chiara Cinquini – perché ogni sera, finito lo spettacolo, ci siamo trovati insieme a continuare a ballare e cantare le canzoni tipiche di tutti i Carnevali coinvolti”. Ma la festa non è finita a Ningbo, perché una volta atterrati all’aeroporto di Roma Fiumicino, questa mattina, sono stati accolti con bandiere e musica da una piccola delegazione della Fondazione, giunta nello scalo romano proprio per loro. Una festa di benvenuto dopo dieci giorni intensi tra prove, trucco e spettacoli.

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