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A ottobre torna in libreria la storica casa editrice Marietti 1820

A ottobre torna in libreria Marietti 1820 la storica casa editrice nata a Torino nel 1820. Trasferita poi nel corso degli anni da Casale Monferrato a Genova e a Milano, approda a Bologna in seguito all’acquisizione da parte del CED (Centro Editoriale Dehoniano). In una stagione non certo facile per l’editoria italiana quella di Marietti 1820 è una scommessa. Marietti 1820 cambia: ha un nuovo logo, un nuovo direttore editoriale, una nuova sede.
Filosofia, letteratura e scienze umane e sociali saranno gli ambiti di interesse recuperando anche titoli importanti dal catalogo con l’intento di cercare nuovi temi e nuovi lettori in un contesto caratterizzato da grandi cambiamenti culturali e sociali.
Nei prossimi anni Marietti 1820 si orienterà anche su collane dedicate alle figure e ai miti dell’immaginario occidentale e all’eredità del moderno.

Ecco alcune anticipazioni

Grafica Divina

Giuseppe Pontiggia, Le Parole necessarie. Tecniche della scrittura e utopia della lettura. A cura di Daniela Marcheschi.
Due lezioni inedite e una conferenza di uno dei maggiori scrittori del Novecento. In questi brevi ma densi interventi, Pontiggia riflette sul valore della parola e sul rischio del suo indebolimento o snaturamento nell’epoca della predominanza della comunicazione orale e dell’immagine. In realtà, sostiene Pontiggia, «non sappiamo molto parlare, e non sappiamo neanche molto scrivere». L’uso della parola ha bisogno di energia e convinzione e dello sguardo dritto all’interlocutore. Altrimenti rimane «in una specie di vuoto pneumatico».
In libreria l’11 ottobre

Hannah Arendt, La menzogna in politica. Riflessioni sui “Pentagon Papers”.
Nel 1971 il «New York Times» pubblicò alcuni stralci dei Pentagon Papers, documenti segreti del Dipartimento della difesa relativi all’impegno americano nel sud-est asiatico dal dopoguerra alla fine degli anni sessanta. Lo scandalo al cuore di quella pubblicazione – che precedette di poco la celebre infrazione al Watergate Building, e che inaugurò la grave crisi di legittimità che caratterizzò la presidenza di Richard Nixon – riguardava l’ammissione, da parte degli esperti del Pentagono, dell’assoluta inutilità strategica dell’impegno americano in Vietnam. Che questa ammissione, nota ormai da anni ai più, venisse addirittura riconosciuta – e tenuta segreta – dai governanti statunitensi fu motivo di profonda indignazione nella pubblica opinione. A partire da queste premesse, Hannah Arendt riflette sul rapporto fra politica e menzogna. Il saggio, uscito nel 1972 sulla «New York Review of Books», prende in esame le affinità e le differenze fra la menzogna tradizionale – il mentire per ragion di Stato – e la deliberata falsificazione dei fatti per ragioni di “immagine” o di “reputazione”. Ben oltre una mera ricognizione sui metodi pubblicitari, manipolatori del consenso e della pubblica opinione, all’opera nelle moderne democrazie di massa, il saggio di Arendt offre una profonda e originale riflessione sulla natura della politica e il suo rapporto con la verità. Testo originale a fronte.
In libreria l’11 ottobre

Paolo Poli, Il teatro della leggerezza. A cura di Mariapia Frigerio.
Raccolti per la prima volta in volume i preziosi libretti di sala scritti dall’attore e regista Paolo Poli, un unicum nel mondo teatrale italiano. Le note critiche e informative sui suoi spettacoli, in cui vivono rivisitazioni di testi letterari, canzoni d’epoca e balletti, rivelano una scrittura rapida e al tempo stesso incisiva, riflesso del suo universo teatrale, della sua comicità raffinata e della capacità di muoversi tra generi e registri diversi.
In libreria l’11 ottobre

Alexandre Koyré, Miracoli e verifiche. Due testi inediti su teologia e scienza. A cura di Pietro Redondi. Traduzione di Giovanni Ibba.
Per la prima volta in italiano due testi inediti dello storico della filosofia Alexandre Koyré sul rapporto tra teologia e scienza nella storia del pensiero. Nel primo scritto vengono presi in esame i diversi criteri di conferma (il miracolo da un lato e la verifica dall’altro) che rendono incompatibili i processi di ricerca di teologia e scienza. Nel secondo testo Koyré offre un’apertura affascinante: in un aspetto del pensiero religioso del XVII secolo (la simbologia della luce) intravede infatti la possibilità di un punto di incontro tra la teologia agostiniana e l’astronomia eliocentrica.
In libreria l’11 ottobre.

Emmanuel Lévinas, Fuori dal soggetto. Buber, de Waelhens, Jankélévitch, Leiris, Marcel, Merleau-Ponty, Rosenzweig, Wahl. A cura di Francesco Paolo Ciglia.
I saggi raccolti nel volume sono dedicati a insigni rappresentanti della cultura filosofica, teologica e letteraria del Novecento, da Buber a de Waelhens, da Jankélevitch a Leiris, da Marcel a Merleau-Ponty, da Rosenzweig a Wahl. Quasi tutti scritti nel corso degli anni Ottanta, i contributi costituiscono una tappa di grande rilievo nel contesto del lungo itinerario di ricerca di Emmanuel Lévinas e consegnano una panoramica vivida degli sviluppi e degli interessi più recenti e più maturi del pensiero del filosofo francese.
Come spiega nell’introduzione Francesco Paolo Ciglia: «è come se egli regolasse i conti pubblicamente con le sue fonti di ispirazione o con gli interlocutori privilegiati del suo messaggio filosofico, mettendo in chiaro la sua prossimità o la sua distanza da ognuno di essi».
In libreria l’11 ottobre

Francesco Gabrieli, Lineamenti della civiltà arabo-islamica.
Uno dei maggiori studiosi del mondo arabo, Francesco Gabrieli, si misura in questo breve libro con la civiltà orientale e il suo millenario confronto con l’Occidente, teatro di ostilità ma anche di incontri fecondi e scambi ideali e materiali. Un agile compendio che consente di viaggiare nel tempo dalle origini dell’islam all’apogeo dell’impero, dall’epoca delle crociate all’impero ottomano fino alle complesse vicende del mondo islamico nell’età moderna. In appendice al libro, una preziosa antologia letteraria.
In libreria l’11 ottobre

Carlo Altini, Le maschere del progresso.
Nella seconda metà del ‘900 l’idea di progresso subisce una drastica battuta d’arresto e la fede nel cambiamento si esprime in forme diverse. In campo economico e filosofico-politico il concetto viene sostituito da quello di «sviluppo», mentre oggi è «innovazione» la parola d’ordine dei sistemi di potere. Con un’ambiguità di grande rilievo, perché proprio l’innovazione rischia, nella sua forma ideologica, di allontanarsi dall’idea stessa di progresso. Il volume del filosofo Carlo Altini prende in esame le trasformazioni di un concetto fondamentale per la comprensione del mondo moderno.
In libreria l’11 ottobre

Roberto Giovanni Timossi, Credere per scommessa. La sfida di Pascal tra matematica e fede.
Un particolare tipo di scommessa, del tutto unico nella storia del pensiero dalle origini ai giorni nostri, è al centro di questo saggio di Roberto Giovanni Timossi, filosofo impegnato nel confronto tra filosofia, teologia, religione e scienza. Si tratta del pari di Blaise Pascal, ovvero del tentativo di un credente di estendere il sistema della scommessa al campo della fede per orientare gli indecisi o i dubbiosi verso la conversione alle verità cristiane. Emergono così il dato di ragionevolezza della fede e il punto in cui la teoria scientifica incontra il livello più profondamente esistenziale di ogni uomo.
In libreria l’11 ottobre

Karl Barth, Poveri diavoli.
Poiché la fama di Barth è legata soprattutto alle grandi opere di natura teologica, molto si è discusso sul suo impegno politico. In prima linea nella lotta che si svolse all’interno delle Chiese nate dalla Riforma tra i fautori di un allineamento alla politica del regime nazista e quanti vi si opponevano, fu anche tra i pochissimi professori universitari in Germania a rifiutare il giuramento di fedeltà a Hitler e nel 1935 perse la cattedra. Barth addossa la responsabilità principale del fraintendimento ideologico della figura di Gesù non ai «compagni socialisti», bensì alla Chiesa stessa, al cristianesimo nella sua forma storica. Egli presenta i pastori e i teologi come i propugnatori di un’ideologia caratterizzata da tre elementi: una visione spiritualizzata del destino e della salvezza dell’uomo; la difesa del possesso e della proprietà privata; la concezione individualistica, non comunitaria e non solidale, dell’esistenza. Ne deriva, come si può leggere in questo testo proposto per la prima volta in volume, la possibilità di un rapporto con Gesù al di fuori di ogni relazione con la Chiesa e con il cristianesimo.
In libreria il 18 ottobre

Elia Benamozegh, Storia degli esseni. A cura di Marco Morselli
Generazioni di studiosi sono stati affascinati dagli esseni e sorpresi dalle affinità con il cristianesimo di questi “cristiani prima di Cristo”, il cui stile di vita è stato documentato solo dopo la scoperta dei rotoli del Mar Morto. Elia Benamozegh, il più importante rabbino italiano dell’Ottocento, vede negli esseni i predecessori della Qabbalah, la mistica ebraica, e nella loro storia una fonte ricchissima di elementi utili per spiegare l’origine del cristianesimo e la comunanza con l’ebraismo.
In libreria il 18 ottobre

Hans Georg Gadamer, La dialettica di Hege.l
Questa fondamentale raccolta di saggi, che ha visto la prima edizione italiana nel 1973 e una seconda edizione aggiornata nel 1996, testimonia quanto nel pensiero di Gadamer sia stata centrale l’interpretazione di Hegel e la scoperta del suo rapporto con il pensiero di Platone. In questo confronto tra Gadamer e Hegel si inserisce inoltre il pensiero di Heidegger, che occupa un posto di rilievo nella lettura del rapporto tra Hegel e la filosofia greca. In appendice al volume, tre lettere di Heidegger a Gadamer.
In libreria il 18 ottobre

Paolo Grossi, Una costituzione da vivere. Breviario di valori per italiani di ogni età.
Fare «respirare» la Costituzione, mantenerla viva perché «non è un decalogo imbalsamato, ma un breviario
di valori» in cui si parla di scuola, educazione, economia, ambiente, lavoro e salute. Paolo Grossi, per nove anni giudice costituzionale della Repubblica e per due presidente dell’Alta Corte, propone – soprattutto ai più giovani – un viaggio tra i principali articoli della Costituzione richiamando l’attenzione sulla centralità della persona umana, sull’antifascismo, sull’uguaglianza, sullo Stato sociale e sui diritti dei migranti. Una riflessione che riguarda la vita quotidiana dei cittadini in carne e ossa.
In libreria il 18 ottobre

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