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Ogni nostra caduta una novità in libreria da non perdere

Ogni nostra caduta

Quando passi così tanto tempo nella pelle degli altri da non riconoscere più l’odore della tua forse l’unico legame che conservi è quello con le persone che conoscevi prima di essere inghiottito dal palcoscenico”
Dennis Lehane, scrittore i cui libri hanno spesso felicemente ispirato i cineasti di Hollywood (“Mystic River”, “Shutter Island”) ci propone “Ogni nostra caduta”, un thriller dai contorni sfumati dove generi e stili dialogano con successo tra loro.
La protagonista è Rachael che a seguito della morte della madre, decide di cercare il padre. Tale percorso, molto avventuroso e ricco di colpi di scena, la condurrà a mettersi duramente alla prova con se stessa. Durante questo viaggio la sua carriera di cronista televisiva va a rotoli per un crollo di nervi. Rachel decide così di vivere da reclusa, abbandonando interessi, conoscenti e qualsiasi tipo di relazione. In questo stato di shock post traumatico per quanto vissuto durante le ultime dirette televisive, incontra Brian che diverrà un marito perfetto fin quando il fragile equilibrio di Rachel verrà messo nuovamente in discussione. Una concatenazione di inganni, pericoli, truffe porrà a dura prova l’amore della coppia e la vita stessa di Rachel.
L’autore sapientemente dosa alta tensione e introspezione, offrendo dei personaggi sfaccettati e complessi in grado, con le loro umane contraddizioni, di tenere incollato il lettore pagina dopo pagina. Il ritmo travolgente della narrazione è di certo uno dei tratti distintivi del romanzo: la trama fa da padrona, capitolo dopo capitolo l’autore sorprende, avvince, riuscendo a calamitare l’attenzione in ogni evento. Nella travolgente rete di episodi che scuotono Rachel e la lettura c’è comunque spazio per mettere a fuoco alcuni temi caldi che “In ogni caduta“emergono con fermezza. La fragilità psichiatrica post traumatica, la gogna mediatica e virale che espone tutti quanti soprattutto grazie l’amplificazione dei social, la difficoltà di distinguere in chi porre fiducia nella giungla di identità che ognuno si porta addosso sono alcune delle cadute che la giovane donna affronterà.
Se lo stile è attraente, acuto, utilizzando anche una naturale spietatezza mitigata da un’ironia arguta, non mancano passaggi delicati e poetici.
Serrati e notevoli i dialoghi della protagonista con se stessa: il confronto scandito da domande e risposte tessono la trama di uno specchio in cui emerge l’abisso che Rachel racchiude dentro di sé e che, spesso non del tutto consapevole, cerca di attraversare per uscirne fuori e fidarsi nuovamente della vita.

Grafica Divina

Articolo di: Erika Pucci

www.erikaluna.net

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