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AL LYCEUM DI FIRENZE “LA VITA DOPPIA DEL LIBRISTA: DALLA SCRITTURA DI ARTICOLI ALLA SCRITTURA DI LIBRI”

Come si integrano o collidono la o le scritture giornalistiche con la o le scritture di libri? E come si conciliano i diversi tempi di lavoro dei vari media e dei differenti generi di scrittura?\r\n\r\nSono alcune delle domande al centro della tavola rotonda “La vita doppia del librista: dalla scrittura di articoli alla scrittura di libri” che si tiene giovedì 25 ottobre alle 21 al Lyceum Club Internazionale di Firenze (via Alfani 48). Un incontro con alcuni esponenti dell’associazione Libristi – Giornalisti scrittori toscani, nato da un’idea del librista Lorenzo Sandiford e diretto e moderato da Enrico Zoi, presidente di questo nuovo soggetto culturale che ha per scopo la promozione dell’attività dei giornalisti della nostra regione che scrivono anche libri (di ogni genere) o intendono farlo. A parlare del loro modo di affrontare e vivere i differenti tipi di scrittura, e a leggere qualche brano dei loro testi, saranno, oltre a Enrico Zoi, i seguenti libristi: Chiara Brilli, Lisa Ciardi, Duccio Moschella e Michele Brancale. Una serie di testimonianze che copriranno vari generi letterari: dalla narrativa alla saggistica fino alla poesia.\r\n\r\nL’associazione Libristi sostiene l’attività dei giornalisti scrittori attraverso la promozione della lettura e della cultura del libro, l’organizzazione di presentazioni, eventi e premi, un’azione di riflessione e proposta sulle politiche culturali e sulle problematiche legate alla tutela dell’autore, la collaborazione con associazioni ed enti pubblici e privati fiorentini e toscani, e il blog https://ilibristi.blogspot.it/.\r\n\r\n«Abbiamo preso atto di una grande realtà – spiega Enrico Zoi -, quella dei giornalisti che sono anche scrittori di libri, e abbiamo cercato di darle un nome, i Libristi, e una forma. Per fare gruppo, ma soprattutto per fare attivamente cultura nella società toscana e promuovere la lettura e insieme la conoscenza dei meccanismi di scrittura ed editoriali che le stanno dietro».\r\n\r\n«Il gruppo dei 19 soci fondatori, i ‘pionieri’, – aggiunge – è ben assortito: veniamo dalla carta stampata, dall’online, dagli uffici stampa pubblici e privati, dall’editoria, dalla radio e dalla televisione. Solo con una visione a 360 gradi del nostro universo si possono infatti portare avanti le idee della nostra associazione».\r\n\r\nL’appuntamento, ospitato dalle sezioni Sociale e Letteratura del Lyceum di Firenze, è a ingresso libero.\r\n\r\n \r\n\r\nNOTE BIO DEI 5 LIBRISTI\r\n\r\n \r\n\r\nMichele Brancale (1966) vive e lavora a Firenze. Giornalista (La Nazione, Avvenire), ha scritto le raccolte di poesia ‘La fontana d’acciaio’ (2007), ‘Salmi metropolitani’ (2009), ‘La perla di Lolek’ (2011), e il racconto ‘Soave e invecchiato’ (2007) con le illustrazioni di Paolo Penco. Altri suoi contributi in antologie.\r\n\r\n \r\n\r\nChiara Brilli, giornalista professionista, laureata in Scienze Politiche. Lavora per Controradio-Popolare Network, è coautrice di “Cultura pret-a-portér” (2009) per la collana Quaderni di Inchiesta Urbana e della raccolta di racconti “La tramvia che scappò via. E altre storie” (Accademia dell’Iris, 2010). Diplomata in flauto traverso al Conservatorio L. Cherubini di Firenze. Interprete di reading e pièce teatrali (Il mio nome è mai più, 2008 e Ordine Nuovo, 2009). Autrice di “Ribelli! Gli ultimi partigiani raccontano la Resistenza. Di ieri e di oggi” (2011, Infinito edizioni).\r\n\r\n \r\n\r\nLisa Ciardi, classe 1979, laureata in Storia Contemporanea all’Università di Firenze, giornalista professionista, lavora attualmente per La Nazione, dopo aver collaborato in passato per Metropoli, Il Corriere di Firenze, Microstoria e per l’agenzia Multimedia Adnkronos. Ha collaborato alla stesura di diversi volumi: “Storia della comunità di Signa” (Firenze, Edifir, 2003), “Bisenzio, fiume di vita e di lavoro” (Campi Bisenzio, Nte, 2010) e “Atlante della Bonifica Toscana” (Medicea Edizioni 2012). Nel 2010 ha scritto insieme alle colleghe Chiara Brilli e Susanna Bonfanti il libro di fiabe “La tramvia che scappò via e altre storie” (Firenze, Accademia dell’Iris).\r\n\r\n \r\n\r\nDuccio Moschella, cronista de La Nazione, ha quarantasei anni. Professionista da ventuno, è entrato al giornale appena uscito dal liceo Galileo, appassionandosi così tanto alla professione da ricordarsi di concludere gli studi al “Cesare Alfieri”, indirizzo storico-politico, solo sulla quarantina.\r\n\r\nHa seguito sul campo le vicende viola dalla gestione Ranieri a quella Terim, per poi tornare in cronaca rimanendo solo tifoso della Fiorentina. Ammiratore di Antognoni, insieme ai colleghi Luigi Caroppo, Paolo Chirichigno e Marcello Mancini, gli ha dedicato una biografia “Antognoni. Firenze e il suo campione” (Polistampa, 2005). Affezionato all’isola d’Elba in maniera talvolta irrazionale ha pubblicato da ragazzo alcuni racconti, ormai quasi introvabili, sul periodico “Lo Scoglio”. Esperienze narrative a parte, è appassionato di storia contemporanea, macro e micro, legata soprattutto a Firenze e alla Toscana negli anni della seconda guerra mondiale.\r\n\r\n \r\n\r\nFamiglia, cinema, teatro, musica, poesia e calcio, questi i mondi di Enrico Zoi, addetto stampa del Comune di Bagno a Ripoli (Firenze), giornalista, scrittore e, a tempo perso, enigmista e paroliere. Fiorentino, classe 1959, laureato in Letteratura Italiana, ha all’attivo 8000 comunicati stampa e più di 3500 articoli, molti dei quali recensioni cinematografiche, teatrali o di dischi e libri. Oltre 1000 di questi pezzi giornalistici sono però interviste realizzate per periodici nazionali (Cinemasessanta o Anci Rivista), locali (Macché, Metropoli Chianti) e on line (Iltrillodeldiavolo.it, Ilvostro.it, Esserciweb.it, LuccaCuriosità/blog.dovealucca.it). E poi i libri: Perle perline giù per la scarpata (1985), prima raccolta di poesie; Sotto il campanile-Storie e personaggi di Bagno a Ripoli, Grassina e Antella (2010); Che grande questo tempo-Dieci anni di Facciamo Canzone (con Philippe Chellini, 2010), dedicato a Fabrizio De André; Bentornati in casa Gori-Storie, personaggi e attori del film di Alessandro Benvenuti (2010); L’angelico lombrico (2011), seconda silloge poetica; Zitti e Mosca-Il film di Alessandro Benvenuti 20 anni dopo (con Philippe Chellini, 2011). Attualmente sta lavorando a un libro sulla Fiorentina, che uscirà a novembre, e ad altri progetti editoriali.\r\n\r\n \r\n\r\nFonte: Enrico Zoi.

Grafica Divina

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