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Voler bene all’Italia 2012 Il 3 giugno torna la festa dei piccoli comuni italiani

Fivizzano (Ms), Favignana (Tp), Tuoro sul Trasimeno (Pg), Roccella Jonica (Rc)

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Grafica Divina

e tanti altri bellissimi borghi in mostra

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Legambiente e Anci lanciano l’appello dei Piccoli comuni italiani per la coesione e il futuro

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del Paese con un’indagine sulla fragilità e il valore del territorio, realizzata da Ifel

\r\n \r\n\r\nSarà una grande festa italiana questa nona edizione di Voler Bene all’Italia, la giornata dedicata ai  piccoli comuni italiani che quest’anno si celebra domenica 3 giugno, proprio il giorno successivo alla Festa della Repubblica. Organizzata da Legambiente insieme a un vasto comitato promotore che tiene insieme oltre 50 sigle di realtà territoriali, Voler bene all’Italia sarà una straordinaria occasione per conoscere più da vicino migliaia di piccoli borghi sparsi lungo tutta la Penisola, scrigni di tesori artistici e paesaggistici spesso sconosciuti ma che rappresentano un grande patrimonio di storia, tradizioni e cultura. Dal 2011 l’iniziativa di Legambiente ha ricevuto anche l’Adesione del Presidente della Repubblica che riconosce l’importanza di valorizzare e celebrare le risorse dei nostri borghi, i tesori e i talenti nascosti, insieme alla loro capacità d’innovazione e di sviluppo. Roccaforti d’identità e saperi, nonché custodi del nostro patrimonio storico-artistico, naturale ed enogastronomico, i piccoli comuni sono infatti sempre più spesso anche i luoghi di sperimentazione delle buone pratiche più innovative in fatto di energia, economia verde e riciclo dei rifiuti.\r\n\r\n \r\n\r\nL’edizione 2012 di Voler bene all’Italia è stata presentata oggi a Roma, nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione di Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, Ermete Realacci, presidente comitato promotore Voler Bene all’Italia, Mauro Guerra, coordinatore consulta Piccoli Comuni ANCI e Pierciro Galeone, direttore Ifel, durante la quale Legambiente e Anci hanno lanciato un appello – cui hanno già aderito oltre 1000 piccoli comuni – al presidente del Consiglio Mario Monti chiedendo di aprire un confronto per evitare gli effetti più deleteri della manovra varata nell’estate del 2011. Che prevede una riorganizzazione delle entità comunali in base ad astratti criteri numerici, slegati da qualunque riferimento alle caratteristiche territoriali ed alle esperienze già acquisite.\r\n\r\nI piccoli comuni rappresentano infatti, un presidio insostituibile per la tenuta strutturale, culturale e sociale del nostro Paese, soprattutto in un momento di crisi ambientale ed economica come quella attuale. Senza il presidio territoriale garantito da queste comunità la nostra Penisola sarebbe meno sicura, il patrimonio storico artistico più a rischio, il Paese meno coeso e ricco di identità e memoria storica, la nostra democrazia più debole.\r\n\r\n \r\n\r\n“Perché questo processo s’incentivi – ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza – occorre però garantire a queste aree infrastrutture materiali, come trasporti, scuole e reti telematiche e immateriali, come servizi alla persona, alle imprese e offerta di formazione permanente e di accesso alle attività culturali. Invece le misure previste dai provvedimenti della scorsa estate (manovra estiva “bis”) piuttosto che aiutare questi territori a reagire alla crisi, impongono una riorganizzazione territoriale basata solo su soglie numeriche, ignorando esperienze già avviate e vocazione dei territori, deprimendo così il protagonismo delle amministrazioni e delle comunità locali”.\r\n\r\n \r\n\r\n”Sarà un vero e proprio “Italian pride”: un modo per ricordare le cose che rendono unica l’Italia nel mondo. Non solo una festa ma anche l’occasione per valorizzare i tanti talenti dei nostri territori, per tenere presente che la coesione delle nostre comunità è indispensabile anche per affrontare con successo la difficile crisi che stiamo vivendo”, afferma Ermete Realacci, Presidente Comitato Promotore della Festa Piccoli Comuni. “E’ da qui che possiamo ripartire per cambiare, con più attenzione alla giustizia sociale e all’utilizzo della sfida ambientale, per rilanciare la nostra economia, mobilitare le migliori energie, e trovare una missione comune per il nostro paese. Una missione che non può che partire dalle comunità e dai territori che anche per questo non possono essere impoveriti indebolendo i servizi essenziali come scuole, presidi sanitari e delle forze dell’ordine, uffici postali, piccoli esercizi commerciali, parrocchie. Da qui riparte la sfida del futuro.”\r\n\r\n \r\n\r\n“Siamo nel pieno di una fase difficile per il Paese e per i Comuni – ha affermato da parte sua Mauro Guerra, presidente della Consulta ANCI dei piccoli Comuni – Essi sono interessati da interventi normativi, sia sul piano ordinamentale e delle gestioni associate che su quello finanziario, che ne modificano pesantemente le condizioni di funzionamento e le prospettive per il futuro. Tutti noi sentiamo il bisogno di un razionale processo di riforma e di riordino istituzionale territoriale, costruito insieme con i territori e le loro comunità. In gioco ci sono le opzioni sullo sviluppo e sulla crescita di una nuova governance nei piccoli Comuni, che ci consenta di raggiungere le migliori condizioni possibili per esercitare più adeguatamente le nostre funzioni al servizio dei cittadini e del territorio. Al presidente Monti abbiamo già chiesto un provvedimento urgente che rimedi ai problemi per le gestioni associate dei piccoli Comuni creati dall’articolo 16 della manovra estiva. Occorre rimuovere le difficoltà che l’articolo 16 crea alla cooperazione tra Comuni con più o meno di mille abitanti, – aggiunge Guerra – consentendo ai Comuni di utilizzare gli strumenti delle Unioni ex articolo 32 del testo unico e delle Convenzioni, indipendentemente dalla loro dimensione. Riteniamo che vi siano tutte le condizioni, oltre che la necessità e l’urgenza, per procedere in tal senso e ridare una prospettiva ragionevole al percorso delle gestioni associate per i piccoli Comuni”. Sul Patto di stabilità occorrono misure diverse rispetto al patto vigente, semplificate e rispettose delle peculiarità dei piccoli Comuni. Rifiutiamo la micidiale estensione dei vincoli del patto di stabilità attuale, che sta bloccando miliardi di investimenti nei Comuni che già vi sono sottoposti, condannati ad avanzi di bilancio sempre maggiori che non possono spendere.”\r\n\r\n \r\n\r\nCosì com’è attualmente impostata, la manovra sta provocando fenomeni disaggregativi di numerose buone pratiche esistenti, obbligando i  piccoli comuni a cercare soluzioni legate solo al raggiungimento di  astratte soglie demografiche, al di là e spesso in contrasto con reali convenienze di risparmio, di efficienza, efficacia e per la crescita delle proprie comunità.\r\n\r\n“Per questo – hanno ribadito Legambiente e d Anci – chiediamo al Presidente Monti, un confronto con i territori e modifiche normative urgenti che offrano l’opportunità di trovare le migliori concrete soluzioni per le nostre comunità, così fortemente bisognose di fiducia nel futuro e di misure adeguate alle  proprie specificità, troppo spesso sottovalutate o addirittura dimenticate dal legislatore”.\r\n

Voler bene all’Italia. La festa

\r\nDomenica 3 giugno saranno più di mille i ‘municipi lilliput’ che organizzeranno festeggiamenti di piazza e spalancheranno le loro porte ai visitatori per far comprendere il valore e la forza delle piccole comunità locali. Una grande giornata di ospitalità che offrirà ai visitatori itinerari originali in un’Italia protagonista nel presidio e nella cura del territorio, che contribuisce in modo significativo anche alla coesione sociale, all’inclusione culturale e alla costruzione di una cultura di solidarietà e pace. Questa edizione però, vuole accendere i riflettori, oltre che sui punti di forza anche sulla vulnerabilità del territorio italiano. Il dissesto idrogeologico resta, infatti, una problematica grave che, anche alla luce delle drammatiche alluvioni che hanno colpito di recente la Liguria e la Toscana (ottobre 2011, Lunigiana, Val di Vara e Cinque terre) e prima ancora la Sicilia (Giampilieri ottobre 2009, e messinese novembre 2011), si conferma un’urgente priorità.\r\n\r\nEcco allora che la capitale simbolica di Voler Bene all’Italia scelta quest’anno, è proprio un paesino della Lunigiana, Fivizzano (MS), un piccolo comune dal ricchissimo patrimonio enogastronomico che offrirà ai suoi visitatori la possibilità di assaggiare i suoi prodotti per realizzare una raccolta fondi in favore della biblioteca distrutta di Aulla, che ha perso 40mila volumi nell’alluvione dello scorso autunno. Chi vorrà manifestare la propria solidarietà al territorio con un gesto concreto, oltre a festeggiare in Lunigiana (e magari trascorrervi l’intero fine settimana) potrà acquistare – anche sul sito www.legambiente.it – un cestino di prodotti tipici locali (la marmellata di mele rotelle, i testaroli o il miele dop, ecc, rigorosamente a km zero). Il ricavato della vendita contribuirà alla nuova vita della biblioteca, con la creazione di una sezione sull’ecologia, che si aggiungerà alle donazioni già arrivate nei mesi scorsi.\r\n\r\nMa saranno tantissimi i luoghi dove poter passare una giornata di festa: a Favignana nelle Egadi per chi ama il mare e le sue tradizioni, in Umbria a Tuoro sul Trasimeno sulle tracce di Annibale o a Roccella Jonica in Calabria per scoprire le comunità virtuose del Sud. Tra le piazze principali anche Terricciola (PI) per l’agricoltura di qualità e a Isola del Giglio (GR) per inaugurare la Festa della Maremma, nel Lazio a Montenero Sabino (RI) per parlare di pace e sostenibilità, e ancora, a San Marco dei Cavoti (BN) in Campania dove si produce il migliore torrone made in Italy, a Posada e Isili in Sardegna per il parco fluviale e per lo storico trenino verde, in Friuli a Pulfero (UD) sulle tracce dell’orso e nelle Marche a San Ginesio (MC) alla scoperta del borgo segreto, infine a Genzano di Lucania (PZ) in Basilicata con i comuni dell’Alto Bradano.\r\n\r\n \r\n\r\nPer conoscere tutti gli appuntamenti di Voler bene all’Italia vai su: www.piccolagrandeitalia.it o su www.legambiente.it \r\n\r\nPer aderire all’appello dei Piccoli comuni italiani per la coesione e il futuro del Paese: www.piccolagrandeitalia.it\r\n\r\nFonte: Legambiente\r\n\r\n 

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