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Il cammino dell’anima di Angelo Branduardi in Tour

IL CAMMINO DELL’ANIMA

Angelo Branduardi

Grafica Divina

Il 6 dicembre al Teatro Verdi di Montecatini per la ADManagement 

“Meraviglioso e di grandi suggestioni” 

In sole poche settimane dalla sua pubblicazione avvenuta lo scorso 4 ottobre, la critica è unanime nell’apprezzare la più recente opera di Angelo Branduardi.

Ora “Il Cammino dell’Anima” verrà ora eseguito interamente dal vivo in un tour che toccherà le principali città italiane

Il concerto, della durata di due ore circa, è idealmente diviso in due parti

La prima parte, introdotta da Angelo Branduardi che è solo sul palco davanti ad un impalpabile velo bianco, è dedicata a “Il Cammino dell’Anima” che riprende alcuni temi dell’opera visionaria di Hildegard von Bingen, monaca, reclusa secondo la regola di San Benedetto, fin dall’età di otto anni e poi badessa di Bingen.

Hildegard fu mistica e poeta, musicista, filologa ed erborista, era e rimane ammirata per avere esplorato senza paura il posto dell’anima nel Cosmo e per avergli dato voce con la sua visione musicale unica.

Hildegard definì “Sinfonia” il ciclo lirico delle sue opere, per lei l’anima è “sinfonica” e trova la sua espressione nell’accordo segreto di anima e corpo nell’atto musicale, nell’armonia prodotta dal suono degli strumenti e dalla voce umana, nell’armonia celeste e nell’accordo misterioso che viene dal profondo dell’anima. 

Questo e molto altro racconterà Angelo per predisporre all’ascolto della lunga suite.

Numerosi e visibili sono gli strumenti utilizzati da Angelo e dai suoi musicisti: 

Fabio Valdemarin (tastiere, chitarra, cori); Antonello D’Urso(chitarre, cori);

Stefano Olivato (basso elettrico, contrabbasso elettrico, chitarra, armonica, cori,) Davide Ragazzoni (batteria e percussioni).

Nella seconda parte Angelo Branduardi, in totale solitudine, sempre davanti al velo bianco, propone brani a lui cari come “Tango” (da Pane e Rose, 1988), “Momo’s Lied” (1986) colonna sonora dell’omonimo film tratto dal romanzo di Michael Ende

Aperto di nuovo il velo bianco, Angelo Branduardi e i musicisti continuano il cammino spirituale con l’esecuzione di alcune canzoni tratte da “L’infinitamente piccolo” album del 2000 realizzato sulle scritture di San Francesco d’Assisi.

In chiusura non possono mancare i successi storici, entrati nella memoria collettiva e nel cuore come, tra gli altri “Cogli la prima mela” “Alla fiera dell’est”.

L’impianto scenico è essenziale ed efficace. Tagli di luce teatrali e un tetto di lampadine dai toni caldi di luce. Nessun orpello tecnologico.

Solo luce, nuvole bianche di fumo che fanno da discreto contorno alla musica di Angelo Branduardi.

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