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Il Museo dell’Arte in Ostaggio presenta LA STAZIONE DELLE MUSE

Il Museo dell’Arte in Ostaggio presenta LA STAZIONE DELLE MUSE

UN NUOVO ALLESTIMENTO INTERATTIVO E UN PROGETTO BIENNALE RIVOLTO

Grafica Divina

AI PIÙ GIOVANI: INIZIATIVE DEDICATE, INSTALLAZIONI DI REALTÀ VIRTUALE

E UN VIDEOGIOCO PROMUOVONO LA CONOSCENZA DELLE OPERE TRAFUGATE

DAI NAZISTI E ANCORA “PRIGIONIERE DI GUERRA”

 

La Stazione delle Muse e il nuovo allestimento interattivo verranno presentati

a Cassina de’ Pecchi, alle porte di Milano,

domenica 3 giugno 2018, durante la Giornata Nazionale dei Piccoli Musei

 

Immaginare il museo significa pensarlo innanzitutto

nel suo rapporto con il pubblico e dunque confrontarsi

con le nuove tecnologie, gli apparati didattici, la comunicazione,

i problemi espositivi. […] Con la convinzione che il museo sia comunque,

per tutti, uno splendido luogo in cui esercitare intelligenza e immaginazione”

Maria Teresa Balboni Brizza, Immaginare il museo

Il termine “museo”, dal greco Μουσεῖον, luogo sacro alle Muse, ha un’etimologia antica che nei secoli, fino all’epoca contemporanea, sta trasformando il suo significato nei confronti di chi lo frequenta: il Museo, così come proposto oggi, non vuole essere più solo un luogo statico dove sono esposte e catalogate le opere d’arte, ma diventa un polo vitale, dinamico, tecnologico, in cui il cittadino può vivere in prima persona esperienze sensoriali, sociali, umane.

Già nel maggio 2015, con lo scopo di avvicinare il pubblico a una tematica attuale, nasce alle porte di Milano, a Cassina de’ Pecchi (in epoca romana la prima tappa della strada che collegava Milano ad Aquileia), il MAiO, Museo dell’Arte in Ostaggio e delle grafiche visionarie. Il MAiO è il primo museo italiano che intende sollecitare memorie e azioni per recuperare i 1.641 tesori culturali ancora “prigionieri di guerra”, trafugati dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, nonché il terzo nel mondo di questo tipo. Sviluppato da un’idea del giornalista e scrittore Salvatore Giannella, ideatore e coordinatore del “Premio Rotondi ai salvatori dell’arte”, il museo ospita pannelli dedicati che, regione per regione, elencano le opere mai ritrovate, e una postazione multimediale con video 3D che rende il visitatore protagonista di un’esperienza interattiva volta a conoscere ed esplorare alcune delle opere trafugate, trasformandole in immagini rielaborate attraverso algoritmi e pennelli elettronici.

Tre anni dopo l’inaugurazione, il 3 giugno 2018, in concomitanza con la Seconda Giornata Nazionale dei Piccoli Musei e il giorno successivo alla Festa della Repubblica, il MAiO presenta nel suo torrione del XVI secolo e negli spazi di Cascina Casale, La Stazione delle Muse, un progetto innovativo e ambizioso perché volto a includere un pubblico giovane e meno avvezzo a questo tipo di fruizione. Il valore culturale e sociale de La Stazione delle Muse ha reso il progetto vincitore, nel luglio 2017, del Bando Partecipazione Culturale di Fondazione Cariplo. In occasione dell’evento del 3 giugno, durante il quale i numerosi partner aderenti all’iniziativa cofinanziata da Fondazione Cariplo e dal Comune di Cassina de’ Pecchi presenteranno le loro attività finalizzate al progetto, verrà inaugurato il nuovo allestimento interattivo con installazioni di realtà virtuale e un videogioco, entrambi volti a coinvolgere non solo i fruitori già appassionati, ma anche i ragazzi dai 13 ai 25 anni, a cui l’intero progetto si rivolge con particolare attenzione.

Al MAiO approda quindi una tendenza ancora poco diffusa in Italia, ma consolidata nei principali musei del mondo, di allargare e intrattenere il pubblico con le tecnologie digitali e i videogiochi. L’esperienza dello studio d’arte digitale Streamcolors, nato a Milano dalla ricerca artistica di Giacomo Giannella e specializzato nella realizzazione di video in ambiente 3d, installazioni interattive, videogames e applicazioni, si fonde qui alla tematica delle opere d’arte trafugate, su cui in Italia sono attivi, oltre ai Ministeri dei Beni culturali e degli Esteri, anche lo speciale nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio culturale e l’analogo nucleo della Guardia di Finanza. Il nuovo allestimento interattivo diventa quindi un modo per raccontare con immagini e suoni un tema prezioso e attuale, anche perché l’Italia è ancor oggi la nazione più colpita da questo tipo di reato, tanto che si contano circa 55 furti al giorno, pari a circa 20 mila opere all’anno, che a loro volta portano un giro d’affari di 9,3 miliardi di euro.

L’allestimento interattivo, che i visitatori sono invitati a sperimentare nel giorno dell’inaugurazione, sarà composto da due principali installazioni:

  • Il MAiO Play, un vero e proprio videogioco multiplayer dove gli utenti, all’interno di un cabinato arcade, esplorano ambienti gamificati e sbloccano contenuti culturali, sfidandosi tra loro. L’utente di questo gioco d’avventura (platform adventure) è una pallina che si muove all’interno di un ambiente tridimensionale onirico con i frammenti di memoria dei principali capolavori trafugati di artisti come Michelangelo, Raffaello, Botticelli, Luini, Canaletto, Bronzino, Tintoretto. Lo scopo è raccogliere più frammenti in meno tempo possibile per far uscire dal buio le opere trafugate e proseguire verso la luce di quelle recuperate, per cercarle e renderle visibili nella bellezza dei loro colori (tra le ritrovate, anche quelle già tornate nei musei di appartenenza, all’estero, ammirabili da tutti tramite il videogioco).
  • il MAiO Virtual Museum, con il quale l’utente viene condotto virtualmente all’interno di un’installazione in realtà virtuale che, con l’utilizzo dell’apposito caschetto VR, permette al fruitore di intraprendere un itinerario guidato all’interno di un video a 360°. Nella versione interattiva di questa installazione, l’utente può decidere di spostarsi virtualmente all’interno dell’ambiente onirico tridimensionale del MAiO per approfondire contenuti (foto e testi) che più lo incuriosiscono in una forma totalmente immersiva.

L’esperienza interattiva proposta al MAiO attraverso queste installazioni è pensata per essere facilmente replicata in altri musei. Infatti, il progetto prevede l’acquisto di un kit hardware e la riproduzione degli allestimenti di ambiente e di contenuto del MAiO, in modo che diventi una copia itinerante di se stesso.

Durante la giornata inaugurale del 3 giugno, (programma prossimamente disponibile al seguente link: https://www.cassinadepecchi.gov.it/il_torrione.html), arricchita da interventi autorevoli, momenti musicali e sfide ai videogiochi appena presentati, la piazza antistante al MAiO verrà intitolata ufficialmente a due Monuments man italiani: Pasquale Rotondi, storico dell’arte e Soprintendente delle Marche che durante la Seconda guerra mondiale diede ricovero e salvezza a 7.821 opere, tra le quali molte di importanza internazionale come la Tempesta del Giorgione e il Tesoro di San Marco, e a Guglielmo Pacchioni, protagonista del salvataggio delle opere d’arte di Milano, Bergamo e Treviglio. La cerimonia si svolgerà con la speciale presenza di Giovanna Rotondi, figlia del Soprintendente delle Marche ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, e di Ferdinando Zanzottera, Docente di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano esperto dell’operato di Pacchioni.

LA STAZIONE DELLE MUSE

La Stazione delle Muse racchiude già nel suo nome il concetto di sosta, rievocando la funzione storica di Cassina de’ Pecchi, che in epoca romana era la prima tappa della strada che collegava Milano alla città di Aquileia, colonia latina dal 181 a.C., ed è rimasta un’importante stazione di posta per la sosta dei cavalli e dei viaggiatori fino al 1854, quando fu attivato il tronco ferroviario Milano-Treviglio. Il termine “stazione” sottolinea la volontà di rendere il MAiO un luogo dove fermarsi e vivere un’esperienza di tipo culturale, un’esperienza civile e tecnologica, grazie agli interventi dei numerosi partner, volti a dialogare con ragazzi dai 13 ai 25 anni, con migranti e con disabili.

Con La Stazione delle Muse si vuole accentuare il ruolo del MAiO come centro gravitazionale, polo di produzione economica, culturale e sociale a favore della comunità locale. Infatti all’interno del progetto sono coinvolte in primis realtà legate a Cascina Casale, che ospita il Piccolo Teatro Martesana, sede dell’Associazione culturale LAP, il Laboratorio di Arte Permanente partner de La Stazione delle Muse, per la quale produrrà, a partire da settembre 2018, operazioni di progettazione partecipata con visite teatralizzate e un Laboratorio di Narrazione di Comunità; l’Associazione Musica In Mente, che promuove per il progetto il Cassina Music Contest (finale il 13 maggio 2018), un concorso rivolto a solisti e band over 11, organizzato in collaborazione col Comune di Cassina de’ Pecchi per offrire un’opportunità di confronto e partecipazione ai più giovani attraverso la musica; la Cooperativa Sociale Progetto Filippide, il cui partenariato punta a rendere l’esperienza di visita del MAiO accessibile e, soprattutto, soddisfacente e inclusiva per specifiche categorie di disabili.

Al di fuori di Cascina Casale, altro partner coinvolto è l’associazione La Forza del Segno, che per La Stazione delle Muse ha già cominciato a proporre attività laboratoriali artistico-culturali, allo scopo di coinvolgere ragazzi di età tra i 13 e i 25 in esperienze creative e formative. I laboratori permettono ai ragazzi di riconoscere le proprie capacità e aumentare l’autostima, sviluppare la socializzazione, l’integrazione tra i partecipanti e promuovere le visite guidate al MAiO.

All’interno del MAiO si svolgono mostre temporanee di pittura, fotografia, scultura (la Seconda Rassegna Internazionale Biennale “E’ Carta!” avrà luogo nell’ottobre 2018) eventi in collaborazione con la Biblioteca Civica Roberto Camerani, riferimento per gli studenti, gli studiosi e i lettori appassionati, con l’Associazione Giovani Scienziati Naturalisti e realtà del mondo digitale volte a incrementare il pubblico della fascia 13-25.

La Stazione delle Muse è un progetto della durata di 24 mesi, con l’obiettivo di ampliare il pubblico del museo ma anche di strutturare il museo stesso con le professionalità coinvolte nel progetto: App Solutions, società di Mobile & Digital Marketing il cui fondatore, Guido Di Fraia, è il responsabile del Master in Social Media Communication dell’Università IULM, è stata scelta come partner per la definizione della strategia di comunicazione istituzionale e di promozione commerciale del progetto, oltre che per supervisionare e formare il team di lavoro interno. ABCittà, è una cooperativa sociale che opera a livello anche internazionale sui temi della partecipazione e della ricerca applicata alle scienze umane e sociali, e si è aggiudicata la gara per la realizzazione del percorso di progettazione partecipata con gli stakeholder. Infodesign sas, azienda cassinese di consulenza e progetti legati al mondo della grafica, della comunicazione e del design, di oggetti e arredi, è stata incaricata di progettare e realizzare o acquistare gli allestimenti necessari alla realizzazione delle azioni oggetto del progetto; Produzioni dal Basso, è la prima piattaforma di crowdfunding nata in Italia, nel 2005, è stata scelta come piattaforma di crowdfunding per la progettazione e realizzazione di una campagna di raccolta fondi a favore del MAIO; Musement srl, servizio multipiattaforma di esperienze di viaggio in tutto il mondo con un focus specifico al settore dell’arte e cultura, è stata scelta come piattaforma per la promozione on line delle attività interne al progetto, dal nuovo allestimento ai laboratori; Italia no profit, startup innovativa a vocazione sociale che gestisce una piattaforma on line che offre informazioni, prodotti, servizi e consulenze qualificate agli enti non profit, nel progetto è stata scelta per la formazione al fundraising a favore del team interno e di alcuni funzionari del Comune; Whataspace srl, marketplace di spazi per temporary shop ed eventi, nel progetto è stata scelta come piattaforma di riferimento per la promozione de MAIO come location per eventi privati.

Professionisti come Benedetta Rutigliano, storica dell’arte, giornalista, scrittrice, esperta di comunicazione nel campo culturale, incaricata di seguire il progetto nel ruolo di Ufficio Stampa esterno; Giuliana Geronimo, giornalista ed esperta di comunicazione su carta stampata e online per il settore cultura, affianca il Comune e le 3 realtà partner coinvolte nel coordinamento dell’Ufficio Stampa; Salvatore Giannella, giornalista, ex direttore de «L’Europeo», di «Genius» e di «Airone», nonché ideatore del Museo Maio e del premio Rotondi ai salvatori dell’arte, incaricato per La Stazione delle Muse di progettare i contenuti e gli ospiti del Programma Culturale Ufficiale, in affiancamento al Comune ed è il Presidente in pectore del nascente Comitato Scientifico.

Da marzo 2017 il MAiO si avvale di: un direttore, Roberto Panigatti, con competenza sull’area dei Servizi alla Persona e della Cultura, project manager per l’apertura di due nuove biblioteche e direttore della Biblioteca Comunale di Vimodrone; un referente per le partnership culturali, l’Assessore Laura Vecchi, per sviluppare un’ampia rete di collaborazioni tra il MAiO e realtà strategiche sia per tema che per territori; un responsabile della contabilità, Maddalena della Casa, impiegata amministrativo-contabile del Comune di Cassina de’ Pecchi; un responsabile del Monitoraggio dei risultati, economici e culturali del progetto, Vittorio Clemente, responsabile servizi bibliotecari del Comune di Cassina de Pecchi; un gruppo di lavoro interno formato dai volontari della Leva civica (Carola Rinaldi, Alessandro Campera, Alice Gerosa). Questo stesso team è coinvolto, con i medesimi ruoli, nel progetto La Stazione delle Muse.

INFORMAZIONI UTILI

MAiO, Museo dell’Arte in Ostaggio

Via Trieste 3

Cassina de’ Pecchi (Mi)

Metro M2, fermata Cassina de’ Pecchi

 

Info e prenotazioni: museomaio.cassinadepecchi@gmail.com

Web: https://www.cassinadepecchi.gov.it/il_torrione.html e https://museomaio.16mb.com/

Facebook: https://www.facebook.com/MAiOmuseodellarteinostaggio/ @MAiOmuseodellarteinostaggio

Instagram: Museo MAiO

Social: #LaStazioneDelleMuse #MaioVirtualMuseum #MaioPlay

 

 

 

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