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Emilio Ortiz “Attraverso i miei piccoli occhi”

Emilio Ortiz – “Attraverso i miei piccoli occhi”: il rapporto fra cane (guida) e padrone (non vedente) come non l’avete mai visto

L’autore è un non vedente poco più che quarantenne, e ha scritto la storia inventata, ma liberamente ispirato alla sua personale esperienza (Emilio ha perso la vista in tarda adolescenza e ora di mestiere vende i biglietti della lotteria spagnola), per raccontare, dal punto di vista del cane guida, il rapporto strettissimo che si crea fra l’animale e il suo padrone.
Adottando questo ribaltamento di prospettiva, Ortiz, in Attraverso i miei piccoli occhi, grazie alla favola di un incontro, ci mostra la nostra società e i nostri comportamenti visti dall’esterno, a tratti con ironia ma anche con dolcezza, non solo illuminando l’esperienza della cecità, ma raccontando anche le “stranezze” caratteriali e comportamentali dell’animale uomo, e soprattutto quel rapporto unico e profondo che si può instaurare fra il cane e il proprio padrone.

Grafica Divina

Questo romanzo in Spagna ha venduto tantissimo, ha creato un fenomeno di commozione e partecipazione, coinvolgendo – anche sui social – molti lettori cinofili (che hanno postato su Instagram e Facebook le foto con i loro amici a quattro zampe e raccontando le loro storie). Ha reso Ortiz e del suo cane Spock (nel romanzo il nome dell’animale è Cross) due protagonisti mediatici.

IL LIBRO

Cross è un golden retriever allegro e leale, addestrato per aiutare alcuni uomini a muoversi in quel mondo che da soli non possono vedere, per essere il loro sguardo. Dal momento in cui viene affidato a Mario, un ragazzo cieco, la vita di Cross cambia per sempre con un patto non scritto e irrevocabile: amerà il suo padrone per tutta la sua esistenza e sopra ogni cosa. Cross condivide ogni istante della vita di Mario, vive in simbiosi con le sue gioie e i suoi dolori, cresce insieme a lui.
Questo libro è il racconto delle avventure quotidiane di una creatura eccezionale, coraggiosa e altruista come solo un cane può essere, filtrate attraverso i suoi piccoli e attentissimi occhi capaci di osservare la natura umana in maniera sempre ironica e meravigliata, diretta e irriverente. Una storia commovente di fedeltà, nella prospettiva di un cuore puro e innocente. Una testimonianza del fatto che la differenza tra umani e animali non sta nelle apparenze ma nel loro sguardo sulla vita.

«Jeremy bussò energicamente per tre volte, poi aprì e io percepii sul muso il cambiamento di odore. Mi leccai varie volte, nervoso, in preda alla curiosità e all’emozione. Era l’odore del mio proprietario, del mio futuro inseparabile amico.
Da quel momento in poi divenne il mio profumo preferito, un profumo che mi ha accompagnato per sempre. Lo paragonavo alla fragranza emanata da quei biscotti che mangiano gli umani, quei biscotti che a noi sono proibiti e che hanno un profumo molto goloso; più che di biscotto, il mio padrone sapeva di biscotto lontano»

«Ortiz ha scelto di mettersi nell’ottica
del suo cane per costruire una critica
alla società nella prospettiva
di un’altra specie».
EL PAÍS
Ortiz
Emilio Ortiz è nato nel 1974 a Baracaldo, nei Paesi Baschi, e vive ad Albacete. Laureato in Storia, ha avuto da sempre la passione per la lettura e la scrittura, che gli ha richiesto grandissimi sforzi in quanto ipovedente, e ora completamente cieco. Il braille e altri sistemi e software specifici gli hanno permesso di coltivare il suo talento e arrivare a questo libro, ispirato al legame con il suo cane-guida, Spock.

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