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Accordo tra Parco e Prefettura per interventi più frequenti su ordine pubblico e sicurezza

Nel pisano i primi interventi delle Forze dell’ordine a Coltano e nell’area della Bufalina: in tutto il Parco (anche a Viareggio) notizie di reato alla Procura della Repubblica e segnalazioni ai comuni

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Grafica Divina

Nel mese di novembre scorso l’Ente Parco ha rinnovato formalmente alle Prefetture di Pisa e Lucca, competenti nel proprio territorio, l’invito ad incontrarsi per fare il punto della situazione sui temi di ordine pubblico che affliggono alcune aree del Parco da molti anni e che, oltre a creare danni ambientali soprattutto correlati all’abbandono di rifiuti ed al degrado in generale, possono in alcuni casi provocare disagio sociale e grave impatto sull’attrattiva turistica dell’area protetta.\r\nLa risposta da parte del Prefetto di Pisa Attilio Visconti alle richieste dell’Ente Parco è stata pronta e soddisfacente, tant’è che nel corso di una recente riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza è stato raggiunto un accordo che prevede interventi organici nell’area di propria competenza, col coordinamento della Questura e la collaborazione delle Forze dell’ordine e del Corpo di vigilanza dell’Ente Parco.

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Dopo il raggiungimento di tale intesa, sono già stati effettuati i primi blitz nell’area protetta, che hanno preso di mira sia la zona di Coltano interessata da spaccio e illecita gestione dei rifiuti, sia la zona della Bufalina, compresa nel Comune di Vecchiano ma confinante con quello di Viareggio, con l’obiettivo di prevenire e contrastare in particolare spaccio e prostituzione, mentre altri saranno condotti nelle prossime settimane.\r\nIl Presidente e il Direttore dell’Ente Parco esprimono soddisfazione per la tempestività di tali interventi e ringraziano il Prefetto di Pisa, la Questura e le altre Forze dell’ordine coinvolte per aver fatto proprie, con azioni concrete, le preoccupazioni manifestate: particolare importanza riveste l’accordo con la Prefettura per l’effettuazione di servizi congiunti ordinari tra Forze dell’ordine e Guardiaparco, che saranno così in grado di affrontare a trecentosessanta gradi tutte le casistiche di illeciti riscontrati nell’area protetta.

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Le indagini e le segnalazioni del Corpo di vigilanza dell’Ente Parco

\r\nIn questi anni l’attenzione della Presidenza e della Direzione del Parco sui temi dell’ordine pubblico, della sicurezza, dell’abbandono dei rifiuti e dell’abusivismo è sempre stata alta, seppure su questi temi l’Ente abbia poche competenze e, su alcuni in particolare, nessuna, con conseguenti limitate possibilità di intervento diretto.\r\nIl vasto e complesso territorio dell’area protetta regionale, che abbraccia le province di Pisa e Lucca e il territorio di cinque comuni, per un totale di 24.000 ettari, può fare affidamento su appena una quindicina di guardie del Parco – dotazione che in ogni caso nei prossimi anni non può essere ampliata, a causa degli esistenti vincoli per il contenimento della spesa pubblica – spesso impegnate in altre missioni prioritarie come l’antincendio, il controllo della fauna selvatica, la lotta al bracconaggio, e peraltro spesso impiegate in altre attività e indagini in qualità di organi di polizia giudiziaria a disposizione dei magistrati.\r\nCiononostante, ogni volta che, in seguito a pattugliamenti, sopralluoghi o segnalazioni da parte dei cittadini o delle associazioni maggiormente presenti sul territorio, il Corpo di vigilanza dell’Ente Parco rileva situazioni di illegalità, vengono aperti fascicoli che in alcuni casi finiscono poi per essere trasmessi alle competenti procure territoriali. \r\n

È ad esempio il caso di ciò che avvenuto proprio al campo rom di Torre del Lago, dove ad agosto 2014 le Guardie del Parco avevano riscontrato un insediamento abitativo illecito di 20 roulottes e una grave situazione di inquinamento ambientale: dopo la denuncia in procura da parte della vigilanza dell’Ente Parco a ottobre 2014, era stata poi condotta un’operazione di sgombero da parte di Comune e Questura a marzo 2015, e un intervento di pulizia effettuata dalla SEA. Altre situazioni di insediamenti abusivi, accertate più di recente nell’area sud delle Carbonaie e in località Frassetti, erano state anch’esse segnalate agli organi giudiziari prima della trasmissione di Striscia La Notizia dello scorso 8 gennaio.\r\nStesso discorso vale anche per altre zone, come la parte nord dell’ex discarica delle Carbonaie e l’area “Lorenzetto”, dove le notizie di reato presentate in Procura riguardano situazioni di insediamenti abusivi, mentre in altri casi come la parte sud delle Carbonaie e l’area agricola confinante con l’ex discarica sono state denunciate discariche abusive.\r\nDecine, solo nel 2014 e nel 2015, le richieste di intervento ai comuni per la rimozione di rifiuti: ad esempio, nell’area oggetto della stessa trasmissione televisiva andata in onda il 10 novembre 2015, le Guardie del Parco avevano giù effettuato 14 segnalazioni al Comune di Vecchiano (8 nel 2014 e 6 nel 2015). 38 sono invece quelle inviate, nello stesso biennio, al Comune di Pisa e 18 quelle al Comune di Viareggio.

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\r\nFonte: Enrico Lippi

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