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INCONTRO con CARLO FRANCINI per il ciclo “FIRENZE 1865 – 201

SPaZIO A\r\n\r\nFIRENZE | ITALIA\r\n\r\n \r\n\r\nFirenze 1865 – 2015\r\n\r\nUna nuova capitale fra cultura, costume, architettura\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 18 novembre, ore 17.30\r\n\r\nIncontro con Carlo Francini\r\n\r\n \r\n\r\nIl Parlamento in Palazzo Vecchio\r\n\r\nCoordina Riccardo Bruscagli\r\n\r\n \r\n\r\nSi avvicina alla sua conclusione il ciclo di conferenze Firenze 1865 – 2015. Una nuova capitale fra cultura, costume, architettura, organizzato allo Spazio A di lungarno Benvenuto Cellini 13a da Forma Edizioni, per celebrare il 150° anniversario dell’anno in cui la nostra città divenne capitale del neo-nato Regno d’Italia. Gli appuntamenti, curati da Riccardo Bruscagli e Laura Andreini, si sono tenuti per tutto 2015, ospitando con cadenza mensile studiosi dei settori più vari per esplorare questo evento della nostra storia nazionale sotto punti di vista diversi. L’incontro, con il patrocinio di “Firenze Capitale 1865 – 2015”, si tiene alle ore 17.30.\r\n\r\n \r\n\r\nLa conferenza di questo mercoledì, il 18 novembre, è con Carlo Francini del sito UNESCO Centro Storico di Firenze, si intitola Il Parlamento in Palazzo Vecchio e propone un tour nei palazzi del potere di quei sei anni capitali per la storia di Firenze.  Per essere all’altezza del suo nuovo ruolo, la città fu completamente trasformata. E mentre, sotto la guida di Giuseppe Poggi, venivano sventrati interi quartieri medievali del centro storico e abbattute le antiche mura, per lasciare posto ai nuovi viali di circonvallazione, i luoghi monumentali fiorentini venivano cambiati di destinazione per venire incontro alle nuove incombenze della città divenuta capitale. Palazzo Pitti, più precisamente l’appartato quartiere della Meridiana, divenne la nuova reggia, un po’ defilata per consentire a Vittorio Emanuele II di sgattaiolare dalla sua amante, Rosa Vercellana, sistemata nella villa medicea della Petraia, oggi spazio museale. Palazzo Vecchio, invece, divenne la sede del Parlamento: la Camera dei Deputati fu ospitata nel Salone dei Cinquecento, insieme al Ministero degli Esteri, mentre il Senato trovò la sua prima sede nella Sala dei Ducento. Meno note le assegnazioni degli altri Ministeri. Il convento di Santa Maria Novella, oggi scuola dei marescialli e brigadieri dei Carabinieri, ospitò il Ministero dei Lavori Pubblici, nella vecchia gendarmeria di piazza San Marco trovò sede il Ministero della Guerra, mentre nell’antico convento dei Barbetti, in riva d’Arno, là dove oggi si trova il liceo Machiavelli Capponi, fu alloggiato il Ministero della Marina. E ancora: nel palazzo Da Cepparello, in via del corso, si insedia il Ministero di Grazia e Giustizia (oggi è di proprietà del Monte dei Paschi di Siena), nel palazzo Galli Tassi di via Pandolfini quello dell’Agricoltura, mentre il Consiglio di Stato di sistema all’angolo tra via del Proconsolo e borgo degli Albizi, la Tesoreria nella Badia Fiorentina e la Corte dei Conti nel palazzo Crocetta di via della Colonna, oggi sede del Museo Archeologico.\r\n\r\n \r\n\r\nCarlo Francini, laureato in museologia all’Università di Firenze, è storico dell’arte, ha curato numerosi restauri di monumenti cittadini per l’amministrazione comunale ed è responsabile dell’Ufficio UNESCO del Comune di Firenze. Coordinatore Scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO. Ha pubblicato saggi sulla scultura fiorentina del Cinquecento e di museologia tra Otto e Novecento a Firenze.

Grafica Divina

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