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JAMES TAYLOR QUARTET

Sabato 6 giugno, alle ore 19, i James Taylor Quartet, lo storico combo dell’acid-jazz britannico, saliranno sul palco del Teatro Manzoni di Milano (via Alessandro Manzoni, 42 – ingresso da 24 euro). James Taylor, all’hammond, Andrew Mark Cox, alla chitarra, Hugh Andrew Mckinney, al basso, e Christopher Higginbottom, alla batteria, animeranno il pubblico dello storico teatro milanese con una miscela di soul, funk, jazz, spy movies e r’n’b.\r\n\r\n \r\n\r\nLa band, capitanata da uno dei migliori hammondisti del mondo, è conosciuta in tutto il mondo per le sue performance ricche di groove e funky. Negli anni ottanta, in particolar modo i James Taylor Quartet si sono fatti conoscere grazie alla versione di “The Theme from Starsy and Hutch” che li ha portati a collezionare le più svariate partecipazioni ai dischi di artisti del calibro di U2, Pogues, Manic Street Preachers, Tom Jones e Tina Turner fino ad arrivare alla colonna sonora del film Austin Powers.\r\n\r\n \r\n\r\nExpo a Teatro: In occasione di Expo 2015, All Entertainment presenta una rassegna unica di grandi eventi internazionali in una location di prestigio nel cuore di Milano, il Teatro Manzoni.\r\n\r\n \r\n\r\nI James Taylor Quartet (JTQ) sono un gruppo acid jazz e funk britannico, capitanati dall’hammondista James Taylor. Il primo singolo del gruppo fu la cover (1985) di un brano di Herbie Hancock, Blow-Up (già sigla dell’omonimo telefilm degli anni sessanta). L’album di debutto si intitolava Mission Impossible, e consisteva in una raccolta di cover in versione funk di sigle di film degli anni sessanta, come ad esempio Alfie e altre. Il secondo album, The Money Spyder, era la colonna sonora di un film di spionaggio immaginario, che già delineava lo stile distintivo delle composizioni di James Taylor. Al tempo stesso cresceva la reputazione delle performance live del gruppo, basate su sonorità funky con spazio per gli assoli e coinvolgimento del pubblico. Tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta la reputazione del gruppo crebbe grazie alla rivisitazione in chiave “hammondistica” di The Theme from Starsky and Hutch (la sigla dell’omonimo telefilm, originariamente composta da Lalo Schifrin e successivamente riarrangiata da Tom Scott). Agli inizi degli anni novanta il gruppo cambiò direzione, componendo qualche album soul con cantanti come Rose Windross dei Soul II Soul, Alison Limerick e Noel McKoy. Il singolo Love The Life ebbe anche un discreto successo, ma il richiamo dell’acid jazz con le tipiche sonorità dell’organo Hammond fecero sfornare a James Taylor l’album In The Hand Of The Inevitable, uno dei più venduti e apprezzati del gruppo. Da allora i JTQ hanno sempre dato molto risalto alle performance live, dove è possibile godere appieno del loro talento. Per questo motivo l’album dal vivo Whole Lotta Live (1997) è stato molto apprezzato dal pubblico e dalla critica. Per festeggiare 25 anni di carriera musicale, nel 2011 James Taylor Quartet pubblica l’album in studio “The Template” (aprile 2011) a distanza di due anni dal precedente “New world”.\r\n\r\n \r\n\r\nwww.expoteatro.it   \r\n\r\nPer acquisto biglietti: www.ticketmas.it; www.ticketone.it  \r\n\r\nFonte: Ufficio stampa Mass, Ufficio stampa GPC\r\n\r\n 

Grafica Divina

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