Home Da non perdere Folon torna a Firenze

Folon torna a Firenze

A sei anni dalla sua grande mostra al Forte Belvedere, si realizza il desiderio in più occasioni espresso dall’artista belga, di lasciare alla città un nucleo significativo di sue sculture, per dar vita ad un luogo speciale, tutto suo, in cui possa proseguire e approfondirsi quel dialogo così intenso da lui instaurato con Firenze durante quell’estate del 2005.\r\n\r\nDopo la sua prematura scomparsa, nell’ottobre di quello stesso anno, la volontà di Folon è stata fatta propria dalla vedova, Paola Ghiringhelli, che ha deciso di donare al Comune di Firenze dieci sculture in bronzo e due gessi del marito affinché vengano permanentemente esposti nel bellissimo Giardino delle Rose, sotto piazzale Michelangelo, vero e proprio balcone sul centro storico, la cui vista ha poco da invidiare a quella mozzafiato di Forte Belvedere.\r\n\r\nGrazie al sapiente intervento della Direzione Ambiente del Comune di Firenze, il Giardino è stato completamente ristrutturato in modo da accogliere al meglio le opere di Folon, ricreare quella magia che aveva saputo suscitare con la sua mostra di sei anni fa e riproporre quell’effetto-panorama, quell’affacciarsi sulla città espressamente cercato e ottenuto dall’artista.\r\n\r\nDi nuovo, e questa volta senza limiti di tempo, si potrà così guardare attraverso la grande valigia, Partir, il panorama unico di Santa Maria del Fiore e Palazzo Vecchio; ci si riposerà accanto al “personnage” di Folon sulla panchina fuori dal tempo di Je me souviens; si accarezzerà Chat, il gattone addormentato sull’erba tra i cespugli di rose; ci si rinfrescherà alle fontane Vivre e Mediterranée o in un angolo ombroso vicino a 25ème Pensée, enigmatica figura foloniana con il capo perso tra la vegetazione; e infine, insieme a L’Envol, si potrà ancora una volta spiccare il volo sulla città e rimirarla dall’alto.\r\n\r\nIl Giardino delle Rose – che, d’ora in avanti e grazie alla presenza di queste opere, resterà aperto al pubblico per tutto l’anno – inaugurerà la sua nuova veste venerdì 30 settembre, alle ore 17.30.\r\n\r\nPromotore dell’iniziativa è il Comune di Firenze, con la collaborazione della Regione Toscana, presso la cui sede istituzionale, Palazzo Strozzi Sacrati, sarà collocato stabilmente il grande bronzo Walking.\r\n\r\nPartner principale è Eni, l’azienda che ha legato il suo nome alle memorabili campagne pubblicitarie sul metano realizzate negli anni ’90 da Folon e che ha reso possibile l’installazione permanente delle statue nel giardino.\r\n\r\nSarà allestito uno spazio video, a cura proprio di Eni, all’interno del quale saranno proiettati, da un lato, in ordine cronologico, quattro degli indimenticabili spot pubblicitari realizzati dall’artista, dall’altro una sorta di blog che mette insieme stralci di interviste a Folon, provenienti dall’archivio storico di Eni, e una piccola ‘chicca’, un video inedito del 1999 di lui che passeggia per Milano, soffermandosi sulle tracce e sui segni generici che si possono trovare nelle strade. Troviamo qui, inoltre, un totem che spiega in modo più approfondito il legame tra Folon e Eni.\r\n\r\nAltri contributi vengono da Toscana Energia e dalle gallerie Guy Pieters di Knokke-le-Zoute e di Saint Paul-de-Vence.\r\nLa cura dell’evento è affidata a Marilena Pasquali, presidente del Centro Studi Giorgio Morandi di Bologna e già curatrice della mostra del 2005 “FolonFirenze”\r\n\r\nFOLON NEL GIARDINO DELLE ROSE\r\n\r\nFirenze, Viale Giuseppe Poggi, 2\r\n\r\nApertura: tutti i giorni dalle 9 al tramonto\r\n\r\nFonte: Ufficio stampa Davis & Franceschini

Grafica Divina
Articolo precedenteParisse: Vagabond
Articolo successivoEx. Wave: l’intervista
Scrittrice e giornalista, ha pubblicato romanzi, saggi e storie per bambini. Collabora con la pagina della cultura del quotidiano Il Tirreno. Ha ideato DaSapere nel 2010 e da allora se ne prende cura.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.