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Battiato alla Cittadella del Carnevale di Viareggio

Continuano gli straordinari eventi dell’estate alla Cittadella del Carnevale: sabato 16 luglio il concerto di Franco Battiato, tappa del tour estivo del cantautore italiano attraverso le piazze e le location più suggestive del Paese.\r\n\r\nFranco Battiato si è confrontato con molteplici stili musicali, combinandoli spesso tra loro in un approccio eclettico: dagli inizi romantici, alla musica sperimentale, passando per l’avanguardia colta, l’opera lirica, la musica etnica, il rock progressivo, la musica leggera e, infine, anche elettronica.\r\n\r\nhttps://mariodomina.files.wordpress.com/2008/02/franco_battiato.jpg\r\n\r\nFRANCO BATTIATO – BIOGRAFIA\r\n\r\nFranco Battiato è nato anni fa a Jonia (Catania). Dopo i primi anni ’70 dedicati alla musica elettronica e sperimentale (Fetus, Pollution…), Battiato compie le sue prime ascensioni sonore con album più sostanziosi come Sulle corde di Aries, Clic e Mademoiselle le gladiator. La sua fase di ricerca e di sperimentazione più “arrabbiata” è della seconda metà degli anni Settanta, con arditi dischi come L’ Egitto prima delle sabbie. Album come L’era del cinghiale bianco, Patriots, La voce del padrone e L’arca di Noè lo proiettano verso un successo da rockstar, con vendite da capogiro. Ma quasi per controbilanciare tanta sfacciata fortuna terrena, Battiato si dedica ai suoi miti celesti e all’approfondimento interiore, via Gurdjieff e gli antichi saggi della cultura sufista. Inizia anche a fare l’editore di libri esoterici, con la sua piccola casa editrice L’Ottava. Con la prima opera lirica Genesi, nel 1987 inaugura una doppia carriera di compositore serio, usando linguaggi più “alti”.\r\n\r\nGilgamesh del 1992 è la sua seconda e più matura opera lirica. Altri album importanti per la Emi, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dell’ultimo decennio, sono Fisiognomica, Giubbe rosse, Come un cammello in una grondaia, che contiene tra l’altro l’interpretazione ‘leggera’ di quattro lieder romantici di Beethoven, Brahms, Wagner e Martin-Berlioz, e Caffè de la Paix. Nel 1994 Battiato inaugura un’intensa collaborazione e un proficuo scambio culturale col filosofo Manlio Sgalambro, che scrive il libretto dell’opera teatrale Il cavaliere dell’Intelletto dedicata a Federico II. I due congegnano insieme anche un primo album di canzoni, L’ombrello e la macchina da cucire. L’Imboscata, uscito nel 1996, è il primo capitolo della “nuova era” con la casa discografica Polygram (oggi Universal Music). Nel 1997 ha curato la regia de “Gli Schopenhauer”, commedia pessimistica di Manlio Sgalambro. A settembre del 1998 esce Gommalacca, contenente il singolo di grande successo “Shock in my town”, album che ha proseguito il discorso musicale iniziato con L’imboscata, franco-battiato-padovaarricchendolo ulteriormente di sonorità dure e spigolose. Il 22 ottobre 1999 viene pubblicato Fleurs, album nel quale Franco Battiato interpreta 10 canzoni altrui e 2 inediti, e che gli vale la targa di Miglior Interprete all’edizione 2000 del Premio Tenco. Campi magnetici, la musica per balletto che Franco Battiato ha composto per il Maggio Musicale Fiorentino, diventa un CD pubblicato il 9 giugno 2000 da Sony Classical. Il 13 aprile 2001 esce invece il primo album di musica pop di Franco Battiato per l’etichetta Columbia/Sony Music dal titolo Ferro battuto. Scritto a quattro mani con il filosofo Manlio Sgalambro, l’album contiene 10 brani prodotti e arrangiati dallo stesso Battiato. Nove brani inediti su dieci, con la partecipazione di alcuni prestigiosi “ospiti”, primo fra tutti Jim Kerr dei Simple Minds, che duetta con Battiato in Running against the grain, poi la voce di Natacha Atlas e gli archi della London String Orchestra. Il 30 agosto 2002 esce Fleurs3, prosecuzione ideale del primo disco di cover. E’ primo in classifica e si segnala tra i 20 album più venduti del 2002. Parallelamente Battiato scrive insieme a Sgalambro, la sceneggiatura di Perduto Amor, film opera prima dell’eclettico musicista siciliano. Il film, uscito nelle sale nel maggio 2003, narra il percorso formativo di un bambino/ragazzo siciliano nella Sicilia e nella Milano degli anni 50 e 60. Nell’ottobre 2003 esce il doppio album-live Last summer dance registrato durante il Tour dell’estate 2003.\r\n\r\nNell’aprile 2004 Franco Battiato vince, con il suo Perduto Amor, il Nastro d’argento come miglior regista italiano esordiente. Il 1^ ottobre 2004 esce il nuovo album di canzoni inedite Dieci Stratagemmi che entra subito al 1^ posto nella classifica degli album più venduti. Nel dicembre 2004, il debutto televisivo con una trasmissione ideata e condotta da Franco Battiato dal titolo “Bitte Keine Reklame” produzione per Rai Futura. Nel 2005 la collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri per l’Esposizione Universale di Aichi.\r\n\r\nSempre nel 2005 la regia e produzione della seconda opera cinematografica dal titolo “Musikanten” con la partecipazione di A. Jodorowsky (nei panni di L. v. Beethoven) Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni. Il film ha partecipato nella sezione Orizzonti alla 62^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Nei mesi di ottobre-novembre-dicembre Battiato gira l’Italia ( più di 40 date) presentando il suo nuovo film “Musikanten” che a Marzo 2006 “Musikanten” è uscito nelle sale. A novembre 2005è uscito per la SonyBmg/Columbia il cd/dvd live “Un soffio al cuore di natura elettrica” . A fine 2006 inizia a lavorare al suo nuovo film “Niente è come sembra”, presentato ad ottobre 2007 in anteprima al Festival del Cinema di Roma. A Febbraio 2007 è uscito l’album “Il Vuoto” per la Universal. Il 14 novembre 2008 è uscito nei negozi “Fleurs 2”, l’ultimo disco di Franco Battiato, che vede le partecipazioni, tra gli altri, di Anne Ducros, Antony e Juri Camisasca. Oltre a 10 canzoni di altri notissimi autori, ci sono le inedite “Tutto l’universo obbedisce all’amore” cantata con Carmen Consoli e la personalissima e suggestiva “L’addio” dedicata a Juni Russo. Nel 2009 è l’anno di “Inneres Auge”, “L’Occhio Interiore”, album principalmente composto da reinterpretazioni che riguardano soprattutto il periodo pop-elettronico degli anni Ottanta, album come “Orizzonti Perduti” e “Mondi lontanissimi” rivisitati con sofisticata sensibilità. Ma questo non è solo un album di cover, la canzone che dà il titolo all’album, unico inedito insieme a “U Cuntu” e “Tibet” (pubblicata solo in digitale prima) sono un grido di protesta contro il degrado e al decadimento del genere umano, partendo dalla situazione politica italiana fino al lontano Tibet. Non tralasciamo uno dei gioielli dell’album, “Inverno “ di De André, eccellente interpretazione del Maestro. Nel 2011, su commissione del Comune di Cosenza/Teatro Rendano, Battiato compone Telesio, la sua quarta opera, con libretto di Manlio Sgalambro.

Grafica Divina

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