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Ospite del nostro format musicale Alessandra Rugger

Alessandra Rugger è una giovane cantautrice romana che propone un pop raffinato che attinge dal jazz e dal folk, passando anche per citazioni classiche. Nel 2016 pubblica l’EP “Mi sento Indie: Alessandra Rugger”. Nel 2017 esce il videoclip del suo singolo “In volo”. Il nuovo album dal titolo “Prima o poi” (LaPOP), anticipato lo scorso gennaio dal singolo “Vento”, è disponibile sulle piattaforme digitali e nei digital stores a partire dal 13 marzo.

Ciao Alessandra, come nasce la tua musica? Quali sono le tue fonti d’ispirazione?  

Grafica Divina

Quando ero adolescente mi piaceva scrivere poesie e raccogliere aforismi in un diario, anzi per essere sincera i miei preferiti lì scrivevo sul muro della mia stanza col benestare dei miei genitori. Alcuni di questi sono diventati canzoni. 

Nel mio caso ogni brano viene al mondo in maniera personale: alcuni prendono vita da un motivetto, altri da una frase parlata, molto spesso mi capita di lasciare brani a metà e completarli dopo anni. 

Le mie fonti di ispirazione…primo fra tutti “il silenzio”, ho bisogno di immergermi e di “stare” con l’emozione o l’esperienza in questione, poi quello che accade nel presente, o che in passato mi ha segnata particolarmente. 

La mia ispirazione nasce dall’ammirazione per la musica dei grandi cantautori e cito Fabrizio de Andrè e Lucio Dalla, Pino Daniele dei talenti come Jacob Collier, Esperanza Spalding, Rachelle Ferrell Kimbra e tanti altri.

Di cosa parla “Prima o Poi”, il tuo nuovo disco?

Prima o Poi”, non è il titolo originale del disco, all’inizio volevo chiamarlo “…intanto dentro un circo” dal titolo di uno degli altri brani contenuti nell’album. Il titolo Prima o Poi” ha avuto la meglio perchénella sua ambiguità racchiudeva il cambiamento, ma anche lo stare fermi, due aspetti della vita che solo da qualche anno ho imparato ad accettare, anche se detto tra noi ogni tanto ce ricasco”. 

Le tracce sono nove: “intanto dentro un circo”: la storia di due artisti circensi che colmano la loro sensibilità fuori le scene innamorandosi l’uno dell’altra. Vento”: andare oltre i giudizi della gente e prendersi cura dell’”idea”, libera ed evanescenteL‘elefante e il ragno”: la diversità è un’opportunità se abbiamo la lungimiranza di pensare al“noi”. “Sale”: a mio marito, con stima e affettoScacchi”: la vita è come una partita a scacchi e affidare tutto al destino è semplicistico. 

Scoppia”: dedicato a quella stronza, che fa tanto l’amica. “Amelie”: la bambina che ho preso per manoPrima Poi”: aspettiamo il giorno speciale, l’occasione che ci renderà felici e ci sfugge a volte il senso del viaggio. In volo”: una critica ai tempi di oggi.

Cosa non deve mai mancare in un brano che ascolti e in uno che componi? 

L’originalità e la tensione emotiva come in un film di Tarantino! Una canzone mi piace se riesco ad immedesimarmi nel testo, se l’arrangiamento non è banale e il virtuosismo è a servizio dell’arte. Quando compongo cerco la semplicità ma anche l’originalità, mi piace usare cromatismi e modulazioni a toni lontani ma non rinuncio al fascino di un 2-5-1. il testo è la parte più difficile, essere efficaci metricamente e con pochissime parole, una bella sfida!

Cosa ne pensi dei social e del web in generale come mezzo per farsi conoscere?

Penso sia un mezzo potentissimo per condividere e far conoscere la propria arte. Più che mai in questi giorni in cui siamo tutti barricati in casa. Ci vuole tanto impegno per dare continuità all’attività sui social, mantenerli aggiornati e pubblicare contenuti interessanti. Io personalmente faccio i conti anche con il mio carattere, esporsi non è mai facile ma è anche una condizione necessaria per chi come me è un’artista e cerca per antonomasia l’interazione con un pubblico. Quindi bisogna farsi coraggio e affrontare il confronto.

Dicci dieci cose che ti piacciono e dieci che ti fanno arrabbiare. 

Inizio da quelle che mi fanno arrabbiare: 

Il caffè freddo, arrivare in ritardo, l’indifferenza, chi non rispetta la fila, le scarpe scomode, non avere tempo per me, la presupponenza e l’arroganza e la trap.

Le dieci cose che mi piacciono:

Passare del tempo con la mia famiglia, la pasta pomodoro e basilico, la domenica mattina, l’odore del caffè, i fiori, suonare il piano, cantare, ridere, guardare le serie tv e i cartoni Disney, leggere un buon libro…ho perso il conto.

Prossimi impegni?

In questo momento storico è difficile dirlo, diverse cose sono state rimandate. Sono in programma delle interviste radiofoniche e dei live in streaming su Facebook di cui presto darò notizia sul miei profili social, per cui seguiteli per rimanere aggiornati sui prossimi eventi.

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