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VITTORIO SGARBI GIULIO TREMONTI RINASCIMENTO

A un anno da Amatrice e ancora frastornati dalla terra che trema, segnalo l’uscita di un libro, il primo della nuova Baldini & Castoldi, scritto da Vittorio Sgarbi e Giulio Tremonti che affronta tanti temi di cultura politica.

Copio, per empatia, qui le parole di Vittorio Sgarbi dal capitolo ‘Rinascere dopo il terremoto’:

Grafica Divina

“Da ultimo, vorrei parlare della piccola, povera campana salvata dal campanile della chiesa di Montalto, che resta tra le altre commovente. Fusa nel bronzo, è del 1470, lo stesso anno degli affreschi di Palazzo Schifanoia a Ferrara e degli affreschi di Mantegna a Mantova. Nella Storia, tutto procede in parallelo, e anche una campana come questa, nella sua povertà, rappresenta il suono dell’arte dei primi momenti del Rinascimento. Questo è quello che non abbiamo perduto. Possiamo quindi, nel nostro cuore, nutrire speranza e credere che si rinasca dal terremoto, pur conservandone la memoria tragica.”

VITTORIO SGARBI
GIULIO TREMONTI
RINASCIMENTO
Baldini & Castoldi, pag.180, €17.00

In libreria il 31 agosto

“Rimane un solo valore: la cultura. Per questo ho ritenuto possibile, dopo tanto parlare di Rinascimento, identificare con questo nome un’idea politica che facesse coincidere un progetto, una visione, con una parola in cui tutto è compreso, per il presente e per il passato. Rinascimento è una parola bella, è l’idea che l’Italia possa rinascere, ma senza che questo si concreti in una “rinascita dalla decadenza”. Vittorio Sgarbi

“Se attingiamo alle migliori riserve della nostra storia e della nostra memoria, e se lo vogliamo, se ne abbiamo il coraggio, se abbiamo speranza, possiamo dunque di nuovo proiettare fuori dai nostri confini e nel mondo tutta la nostra forza, come modello di civiltà per un mondo che del Rinascimento ha e avrà sempre più bisogno”. Giulio Tremonti

“Stiamo vivendo un neo-medioevo culturale e occorre ricominciare a credere nella bellezza.”

“Come nel Medioevo le tradizioni e le superstizioni avevano prodotto una quasi impenetrabile rete di vincoli e remore, così oggi le nuove superstizioni, prodotto artificiale della moderna civiltà ipertecnologica e postmoderna, si calano sulla realtà nella forma di una ragnatela ugualmente fitta di nuove infinite regole e inutili e sovrapposte servitù, di artificiose e forzose convenzioni ideologiche, politiche, culturali, tutte comunque capaci di impedire la piena realizzazione dello spirito umano e della convivenza civile. Ci si può liberare da questi vincoli, ma solo a partire da un nuovo Rinascimento, perché come nel passato la politica e l’arte tornino a essere lotta per la libertà contro la tirannide, ma anche antitesi e rivoluzione come costruzione dell’avvenire…”

Con queste parole si apre un originale manifesto culturale e politico scritto a quattro mani, e destinato a far discutere: da una nuova idea di Europa al problema dei migranti, dallo Ius Soli al recupero e alla valorizzazione dei beni artistici come risposta virtuosa nata dal terremoto di un anno fa. Un dialogo colto e brillante che si muove fra economia e arte, filosofia e attualità e insieme un libro pieno di soluzioni concrete perché l’Italia torni a dispiegare, con Dante, “le ali al folle volo”.

Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara. Critico e storico dell’arte, ha curato mostre in Italia e all’estero, è autore di saggi
 e articoli. Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per
la 54a Biennale d’Arte di Venezia. Tra i suoi ultimi libri: L’Italia delle meraviglie. Una cartografia del cuore (2009), Viaggio sentimentale nell’Italia dei desideri (2010), Le meraviglie di Roma (2011), Piene di grazia (2011), L’arte è contemporanea (2012), Nel nome del figlio (2012), Il punto di vista del cavallo. Caravaggio (2014).
 Nel 2013 ha iniziato il progetto in più volumi di una storia e geografia dell’arte in Italia: Il tesoro d’Italia (2013), Il tesoro d’Italia II. Gli anni delle meraviglie (2014),
 Il tesoro d’Italia III. Dal cielo alla terra (2015), Il tesoro d’Italia IV. Dall’ombra alla luce (2016). A novembre 2017 è previsto il sesto volume del Tesoro d’Italia.

Giulio Tremonti è stato professore a Pavia e visiting professor a Oxford. Ha scritto articoli sui più importanti giornali europei e tenuto conferenze nelle principali università del mondo. È stato ministro e oggi è senatore della Repubblica – Commissione Affari Esteri. Avvocato patrocinante in Cassazione. Ha scritto tra l’altro Rischi fatali (2005), La paura e la speranza (2008), Uscita di sicurezza (2012) e Mundus furiosus (2016).

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