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Ospite del nostro format musicale Alessandro Liberini

Dal 15 maggio è disponibile in rotazione radiofonica e sulle piattaforme digitali “MAI PIÙ”, singolo d’esordio di ALESSANDRO LIBERINI.

“MAI PIÙ”, primo singolo del cantautore ALESSANDRO LIBERINI, è una power ballad in cui convivono amore e rabbia. E’ uno sfogo verso l’altro che ritorna, come spesso accade, quando ormai è tardi e non siamo più gli stessi di prima. L’intenzione sonora è quella di coniugare il cantautorato italiano con uno stile che guarda al rock d’oltre oceano , fondendo un linguaggio semplice e diretto ad una melodia semplice e ben definita. 

Grafica Divina

Racconta l’autore a proposito del singolo: «“Mai più” è uno dei brani a cui sono più legato a livello emozionale. L’ho scritto di getto, è uno di quei brani che nascono dallo stomaco. L’ho scelto come primo singolo perché è uno stralcio di vissuto comune, e credo sia il pezzo giusto per conoscersi e riconoscersi».

“Mai più” è il tuo nuovo singolo: quali sono le tematiche centrali che hai sottolineato nella canzone?

Le tematiche sono quelle amorose,  dei ritorni in ritardo, le consapevolezze che arrivano e cambiano il corso delle cose , anche i rapporti …

Hai in previsione un disco?

Assolutamente sì,  il disco verrà pubblicato entro la fine di quest’anno. Riprenderemo a breve la lavorazione delle fasi finali , dopo questo periodo di stop forzato dal Covid. 

In cosa hai cercato di apportare la tua personalità e ricerca musicale? 

Sicuramente negli arrangiamenti e nell’interpretazione. La tua personalità caratterizza ciò che canti, e la ricerca musicale influenza lo stile e le soluzioni armoniche. 

Quali sono i generi in cui spazi per la tua produzione

Mi piace definire la mia produzione musicale un “cantautorock”, proprio perché cerco di far convivere nel pop, il cantautorato e il rock . Poi ci sono inserimenti misurati di elettronica , piccole dosi di altri generi che si fondono negli arrangiamenti , arrivando anche a momenti parlati al confine col rap. Mi piace sperimentare e non pormi limiti quando le cose vengono naturali . 

Cosa significa lavorare nella musica oggi?

Significa avere anzitutto una grande passione , senza la quale è facile deviare altrove.  Devi essere davvero convinto di quello che fai, crederci al di là di ogni cosa , e soprattutto avere uno scopo, dare un senso a quello che fai . Scrivere e cantare per puro estetismo o edonismo non credo possano dare lunga vita a un progetto . 

Pensi che i social network e il web in generale siano importanti per farsi notare oggi?

Assolutamente sì, oggi più che mai i social sono diventati il luogo virtuale in cui artisti e fan si incontrano, ed il web è una piazza in cui é possibile farsi notare. Oltre a questo credo però che radio e tv abbiano ancora una grande influenza sul pubblico. 

Come hai vissuto il periodo di quarantena? 

L’ho vissuto serenamente , dedicando il tempo a cose che trascuravo da un po’ , e mettendo ancora più a fuoco la mia vita . Ho cercato di riprogrammare alcune cose, scindere quelle futili da quelle davvero importanti , per non sprecare tempo e guardare avanti con positività . Ho avuto la conferma che, oltre alla famiglia, la musica rimarrà la cosa più importante che ho…

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