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Karl Marx – Friedrich Engels IL MANIFESTO COMUNISTA

Karl Marx – Friedrich Engels IL MANIFESTO COMUNISTA

Proletari di tutti i paesi unitivi!

Grafica Divina

 NUOVA TRADUZIONE, COMMENTO A CURA DI C17

IL LIBRO

Chiuse fra il celebre esordio: «Uno spettro si aggira per l’Europa» e il potente appello finale: «Proletari di tutti i paesi, unitevi!», le poche decine di pagine del Manifesto comunista, pubblicate a Londra nel febbraio del 1848, rappresentano forse il più efficace documento politico degli ultimi secoli. Dando nuova voce e forza all’antichissima aspirazione all’eguaglianza fra esseri umani, al desiderio intramontabile di cancellare la violenza e il ricatto economico, morale e sociale che sfruttatori e potenti esercitano sulle vite – oramai – di miliardi di donne e di uomini, i due fondatori del comunismo moderno guardavano soprattutto al futuro, dunque anche a noi.

Che cosa è in grado di dirci oggi l’emozionante e lucidissimo testo? L’edizione del Manifesto che avete in mano, oltre a fornire una nuova traduzione e un nuovo commento storico, intende rispondere a questa domanda. Attraverso saggi e contributi di alcuni fra le più note pensatrici e i più noti pensatori contemporanei, di ispirazione marxista, femminista, postcoloniale; attraverso il nuovo commento di C17, gruppo di ricercatori e militanti italiani che dedica la propria attività a pratiche e teorie della trasformazione radicale, Ponte alle Grazie propone il Manifesto come uno strumento di problematica ma viva attualità,fondamentale ancora oggi per comprendere ogni genere di rapporto, di conflitto, di falsa pacificazione sociale.

GLI AUTORI

Karl Marx (1818-83) è, con Friedrich Engels (1820-95), il padre dell’ideologia comunista. Nei suoi scritti – in particolare i Manoscritti economico-filosofici del ’44 (1844) e Il capitale (1867-94) – ha elaborato una concezione materialistica secondo la quale la lotta di classe e la rivoluzione sono i motori della storia.

Friedrich Engels (1820 – 1895) è stato un economista e filosofo tedesco, fondatore con Karl Marx del materialismo storico, del materialismo dialettico e del marxismo.

SAGGI di

Étienne Balibar (1942) filosofo francese allievo di Althusser, è uno dei massimi esperti viventi di Marx, riletto alla luce di alcuni concetti-cardine della nostra contemporaneità: cittadinanza, razza, identità.

Partha Chatterjee (1947) sociologo e antropologo indiano postcolonialista, membro fondatore del collettivo Subaltern Studies, sottolinea l’importanza dell’eredità marxista nei movimenti di liberazione antimperialisti e democratici del XX secolo.

Pierre Dardot filosofo francese e Christian Lavan sociologo francese sono famosi per aver condotto studi interdisciplinari sul neoliberismo intersecando filosofia, sociologia ed economia politica.

 

Alisa del Re è Professoressa associata di Scienze Politiche presso l’Università di Padova, esperta di Politiche Sociali e di Genere e Direttora del CIRSPG (Centro interdipartimentale di ricerca: Studi sulle politiche di genere). È coinvolta in numerose ricerche internazionali ed europee dedicate ai temi delle pari opportunità e del ruolo politico/sociale delle donne.

 

Silvia Federici (1942) è docente emerita di Filosofia Politica, Studi Internazionali e Gender Studies presso il New College of Hofstra University. Filosofa di impostazione marxista e attivista, negli anni Settanta si è battuta per la retribuzione del lavoro domestico. È famosa in tutto il mondo come critica della globalizzazione capitalistica a partire da una prospettiva di genere incentrata sul concetto di “lavoro riproduttivo”.

 

Verónica Gago ricercatrice e attivista argentina, partecipa al movimento Ni Una Menos e insegna alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Buenos Aires. Una delle protagoniste del grande sciopero globale della donne lanciato l’8 marzo del 2017 e dell’ondata di femminismo che ha investito l’America Latina.

 

Michael Hardt (1960) è un filosofo politico americano, docente presso la Duke University. Allievo di Tony Negri, è co-autore di “Impero”, Étienne Balibar (1942) filosofo francese allievo di Althusser, è uno dei massimi esperti viventi di Marx, riletto alla luce di alcuni concetti-cardine della nostra contemporaneità: cittadinanza, razza, identità.

Partha Chatterjee (1947) sociologo e antropologo indiano postcolonialista, membro fondatore del collettivo Subaltern Studies, sottolinea l’importanza dell’eredità marxista nei movimenti di liberazione antimperialisti e democratici del XX secolo.

Pierre Dardot filosofo francese e Christian Lavan sociologo francese sono famosi per aver condotto studi interdisciplinari sul neoliberismo intersecando filosofia, sociologia ed economia politica.

 

Alisa del Re è Professoressa associata di Scienze Politiche presso l’Università di Padova, esperta di Politiche Sociali e di Genere e Direttora del CIRSPG (Centro interdipartimentale di ricerca: Studi sulle politiche di genere). E’ coinvolta in numerose ricerche internazionali ed europee dedicate ai temi delle pari opportunità e del ruoli politico/sociale delle donne.

 

Silvia Federici (1942) è docente emerita di Filosofia Politica, Studi Internazionali e Gender Studies presso il New College of Hofstra University. Filosofa di impostazione marxista e attivista, negli anni Settanta si è battuta per la retribuzione del lavoro domestico. E’ famosa in tutto il mondo come critica della globalizzazione capitalistica a partire da una prospettiva di genere incentrata sul concetto di “lavoro riproduttivo”.

 

Verónica Gago ricercatrice e attivista argentina, partecipa al movimento Ni Una Menos e insegna alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Buenos Aires. Una delle protagoniste del grande sciopero globale della donne lanciato l’8 marzo del 2017 e dell’ondata di femminismo che ha investito l’America Latina.

 

Michael Hardt (1960) è un filosofo politico americano, docente presso la Duke University. Allievo di Tony Negri, è co-autore di “Impero”, il Manifesto comunista del 21° secolo.

 

Sandro Mezzadra è docente di Storia del pensiero politico contemporaneo e di Studi coloniali e postcoloniali presso la Facoltà di Scienze politiche di Bologna. Negli ultimi anni si è dedicato soprattutto allo studio dell’impatto della globalizzazione e dei processi migratori sul sistema capitalistico.

 

Slavoj Žižek insegna nella sua città natale e in molti atenei americani ed europei. Autore di moltissimi volumi, tra i quali Benvenuti nel deserto del reale (Meltemi, 2002), Tredici volte Lenin (Feltrinelli, 2003), Il soggetto scabroso (Raffaello Cortina, 2003), L’epidemia dell’immaginario (Meltemi, 2004), Il cuore perverso del cristianesimo (Meltemi, 2006), Leggere Lacan (Bollati Boringhieri, 2009).

 

 

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