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Gene Gnocchi Il petauro dello zucchero in libreria

Gene Gnocchi Il petauro dello zucchero

Dizionario essenziale per non diventare come quello là

Una volta digitato correttamente il pin del telefonino, hai la sensazione

Grafica Divina

che nella tua vita il più sia fatto.

Esce il nuovo divertentissimo libro di Gene Gnocchi che mette la sua vena di caustica e scanzonata al servizio della descrizione del mondo in cui viviamo. Si ride certo, davanti a questo mondo paradossale – un mondo diventato comico di per sé – ma sempre con una punta di preoccupazione: gli YouTubers  entrano in politica? Assolti per ‘insufficienza di selfie? Password tramandate di padre in figlio? Bannati che entrano in comunità? Ad Arcore c’è un palo da lap dance risalente al primo secolo a.C.? Tutto possibile dice Gene Gnocchi.

Ogni giorno ci imbattiamo in situazioni che mettono a dura prova la nostra pazienza. Tra una notte bianca e un apericena, siamo perseguitati da problemi che assumono le forme più disparate. Ma si presentano sempre, inevitabilmente, nel momento sbagliato. Che siano animali esotici fuori stagione o sconosciuti sport olimpici, che ci raggiungano dopo aver attraversato la steppa o il web, la nostra vita non può fare a meno di confrontarsi con loro. Gene Gnocchi racconta questo mondo folle in un dizionario esilarante che esorcizza le nostre più grandi ossessioni: dai cibi bio all’Agenzia delle Entrate, dagli unicorni alle malattie, dallo sport alla politica. Ridendo dei paradossi della vita moderna – quando per recuperare una password ci viene chiesta un’altra password, che proprio non ricordiamo – Gnocchi inventa da scrittore un mondo parallelo, in cui ciascuno di noi, almeno una volta, ha sognato di vivere.

 

Eugenio Ghiozzi, in arte Gene Gnocchi, nasce a Fidenza il 1° marzo 1955 e si laurea in Giurisprudenza

all’Università di Parma. Si divide tra la carriera di comico, conduttore televisivo, cantante e scrittore.

Esordisce allo Zelig di Milano nei primi anni ottanta per poi raggiungere la notorietà all’inizio degli anni

novanta, lavorando in diverse trasmissioni televisive di successo, da Mai dire gol a Quelli che il calcio a Striscia la notizia. Da settembre 2017 firma la copertina del programma DiMartedì su La7. Ha pubblicato, tra gli altri, Una lieve imprecisione (1990), Stati di famiglia (1993), Il signor Leprotti è sensibile (1995), Il mondo senza un filo di grasso (1997), Sai che la Ventura dal vivo è quasi il doppio? (2002), L’invenzione del balcone (2011) e Cosa fare a Faenza quando sei morto (2015).

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