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GIUSEPPE SGARBI VINCE IL 34° PREMIO NAZIONALE RIVIERA DELLE PALME

Giuseppe Sgarbi con Lei mi parla ancora (Skira) vince il 34° Premio Nazionale Riviera delle Palme

Giuseppe Sgarbi con Lei mi parla ancora (Skira) è il vincitore del 34° Premio Nazionale Riviera delle Palme – Sezione narrativa.
La Cerimonia di Premiazione si terrà sabato 1 settembre alle ore 18.00 presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto alla presenza dell’autore.

Grafica Divina

Tra i più antichi premi letterari italiani, dal 1984 ogni anno il Premio Nazionale Riviera delle Palme premia due fra i maggiori scrittori italiani di narrativa e di saggistica. Per la sezione saggistica il premio va quest’anno a Elido Fazi per La bellezza di esistere (Fazi).
Le due cinquine erano così composte, per la narrativa: Giuseppe Sgarbi “Lei mi parla ancora” (Skira); Maurizio De Giovanni “Pane” (Einaudi); Andrea Camilleri “L’altro capo del Filo” (Sellerio); Eric Van Lustbader “Enigma Bourne” (Rizzoli); Nora Venturini “L’ora di punta” (Mondadori)- e per la saggistica: Elido Fazi “La bellezza di esistere” (Fazi Editore); Aldo Cazzullo “L’intervista” (Mondadori); Maurizio Molinari “Il ritorno delle tribù” (Rizzoli); Giulia Bongiorno “Le donne corrono da sole (Rizzoli); Alberto Negri “Il musulmano errante” (Rosenberg e Sellier).

Tra i vincitori delle passate edizioni del premio, segnaliamo, per la narrativa: Giorgio Bassani, Alberto Asor Rosa, Domenico Starnone, Nantas Salvalaggio, Roberto Pazzi, Niccolò Ammaniti, Mauro Mazza, Sebastiano Vassalli, Mariapia Veladiano, Umberto Eco, Susanna Tamaro, Giuseppe Pontiggia, Nico Orengo, Fulvio Tomizza, Marcello Fois, Marco Lodoli; per la saggistica: Arrigo Levi, Virginio Rognoni, Salvatore Settis, Gaspare Barbiellini Amidei, Antonino Zichichi, Raffaele La Capria, Ernesto Galli Della Loggia, Piero Ottone, Giorgio Ruffolo, Luciano Canfora, Marcello Veneziani, Sergio Rizzo, Gianrico e Francesco Carofiglio, Vito Mancuso, ed infine nel 2016 per l’edizione Saggio d’Arte Gualtiero Marchesi.

In allegato: alcune immagini dell’autore e la cover del libro
Giuseppe Sgarbi

Lei mi parla ancora

SKIRA

 

“Hai sempre amato le attenzioni di Elisabetta. La tua voce cambiava quando parlavi al telefono con lei. Capivo chi era all’altro capo del filo dal tono che usavi. Quella dolcezza era riservata a lei. A Vittorio hai sempre parlato come parla un padre. A lei come una madre. A me come una donna. Possedevi il dono delle lingue. A ciascuno la sua. Nessuna mi aveva mai parlato così. Né nessun’altra l’ha mai fatto. Credo sia questa la cosa che mi ha fatto innamorare. La tua bellezza era l’esca, certo, ma è stata la tua testa a pescare nel mio cuore. Mai conosciuto una testa così. Lucida, vivida, fulminante. E io non sono mai stato tanto felice di aver abboccato a un amo. Un amore che vive anche adesso che tu non vivi più. Per questo il dolore è così grande. ‘Finché morte non vi separi’ è una bugia. Il minimo sindacale. Un amore come il nostro arriva molto più in là. E il tuo lo sento anche da qui.”

L’amore di Giuseppe Sgarbi per la moglie Rina, scomparsa il 3 novembre di un anno fa, è di quelli che non si trovano più. È stato un amore che ha dato pienezza, significato, profondità, valore e bellezza a una strada percorsa fianco a fianco negli anni, qui evocato in una “prosa piana, percorsa da echi e risonanze come ogni classicità” (Claudio Magris). Dopo i successi di Lungo l’argine del tempo e Non chiedere cosa sarà il futuro, in questa sorta di romanzo-elegia “Nino” Sgarbi racconta, in un delicato e appassionato dialogo a distanza, l’amore inesauribile per sua moglie, e scrive una cantica d’amore dai mille registri, mai scontata, lucida e appassionata, commovente e filosofica.

Giuseppe Sgarbi, padre di Vittorio ed Elisabetta, per quasi mezzo secolo ha esercitato la professione di farmacista nella campagna tra Veneto ed Emilia. Con Skira ha pubblicato il suo romanzo d’esordio Lungo l’argine del tempo. Memorie di un farmacista (2014, vincitore del Bancarella Opera Prima e del Premio Internazionale Martoglio) e Non chiedere cosa sarà il futuro (2015).

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