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Ospite del nostro spazio interviste David Boriani al suo esordio nel mondo della musica

Incontriamo David Boriani giovane cantautore al suo al suo album d’esordio “Becker” ecco cosa ci ha raccontato.

L’esordio nella vita di un cantautore è un punto importante. Come hai scelto i brani che ti rappresentano?
Nonostante abbia avuto diverso tempo per pensarci, per organizzarmi, la scelta dei brani non è stata facile. Il materiale era tanto e inevitabilmente lasciarne fuori qualcuno ha comportato scompensi. Ho inserito nel disco le canzoni a cui sono più legato. Quelle che volevo venissero alla luce. Ho voluto tirar fuori un album che mi rappresentasse al meglio, che raccontasse qualcosa di me.

Grafica Divina

Cosa è rimasto fuori dal disco?
Sono rimaste fuori diverse canzoni. Alcune per me molto importanti. Ovviamente non poteva andare diversamente visto che la track list era solo di sei brani. Sono sicuro però che alcune di queste troveranno spazio nel prossimo lavoro insieme ad altri pezzi che ho finito di scrivere da poco.

Qual è il filo rosso che accompagna le tracce?
Ogni canzone è un mondo a parte. È presente la figura femminile in quasi tutto il disco e allo stesso tempo racconto un po’ di me. Lo vedo come una capsula del tempo questo lavoro. Quando ascolto i brani torno esattamente al momento in cui l’ho scritti.

Cosa credi debba contenere un disco?
Personalmente credo che un disco debba trasudare sincerità. Deve essere qualcosa di onesto, deve esserci dentro tutto il mondo, o almeno una parte, di chi lo scrive. Oltre a contenere le esperienze che hanno segnato l’artista penso che sia giusto che un album contenga anche fatti e cose non vissute in prima persona. Uno sguardo esterno spesso è il più obiettivo e dà chiavi differenti di lettura.

Quali sono i passi decisivi che hanno portato alla nascita di questo lavoro discografico?
Il passo decisivo è stato quello di lavorare al brano “Tutto torna”. Con questa canzone ho avuto la possibilità di arrivare tra i sessanta finalisti di Sanremo Giovani 2015. Dopo questa esperienza insieme a Giungla Dischi abbiamo voluto dare corpo al progetto e da una semplice collaborazione per Sanremo siamo arrivati alla pubblicazione del mio primo disco. Da cosa nasce cosa. Nulla o poca roba di solito è studiata a tavolino.

Cosa dobbiamo necessariamente saper di te per conoscerti un po’ di più?
Non sono poi così bravo a parlare di me. Ma come tutti ho bisogno di farlo! Per questo scrivo canzoni che mi raccontano. Oltre a questo sento la necessità di scrivere quello che vedo, che ascolto, quello che vivo.

Intervista di: Lucrezia Monti

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