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Conosciamo meglio Andrea Maestrelli

“È Arrivato Remo”, prodotto da Davide Maggioni, è il proseguimento di un lavoro iniziato con il suo primo brano scritto, “Come nel ’53”, fatto di immagini, parole lette ma mai raccontate, che narrano tutto il vissuto dell’artista: tutte le canzoni, infatti, hanno un significato autobiografico. Nei 12 brani, che spaziano dal pop d’autore al cantautorato italiano, Andrea Maestrelli ha cercato di raccontare in modo semplice, sereno e diretto il suo vedere la vita e tutto ciò che lo\r\ncirconda. Noi lo abbiamo incontrato ecco cosa ci ha raccontato.\r\n\r\nÉ arrivato Remo per te è un punto di partenza o d’arrivo?\r\n\r\nSicuramente di partenza, è il mio primo album e parte tutto da qua, adesso sotto con\r\nquesto disco e inizierò già a lavorare per il secondo.\r\n\r\nQuanto l’autobiografia è presente nel tuo fare musica?\r\n\r\nTantissimo. Le singole esperienze o le storie di altri che mi vengono raccontate sono molto importanti per il mio modo di scrivere. Traggo l’ispirazione da ciò che vedo e che vivo e\r\nquindi l’autobiografia è la prima componente per le mie canzoni.\r\n\r\nCome si racconta l’oggi?\r\n\r\nL’oggi di adesso si racconta vivendo. Per un giovane, ma anche per una persona più grande, è difficile commentarlo, ci vediamo schiacciati dalla vita su tanti punti di vista, il poco lavoro e la crisi sociale che ci tiene per la cinghia. Io caratterialmente non riesco a essere negativo, quindi spero in un mondo migliore. Sono fiducioso.\r\n\r\nQuali le difficoltà e quali le possibilità di raccontare la realtà che ti circonda?\r\n\r\nLa realtà che mi circonda è quella cosa che mi rende vivo e mi fa affacciare davanti alle possibilità e anche alle difficoltà. In questo mestiere niente è scontato e tutte le esperienze sono positive, anche quella peggiore perché trovo che dai singoli sbagli posso imparare molto.\r\n\r\nAnche tu parli col tuo gatto? Ed è poi così inutile?\r\n\r\nHo veramente due gatti e a volte quando nessuno sembra capirmi ci parlo veramente, quantomeno, non potendo rispondermi, penso che mi dia ragione almeno lui, quindi no, non è poi cosi inutile.\r\n\r\nCosa è confluito nel tuo album?\r\n\r\nTutto quello che ho scritto e che ritenevo logico stesse insieme per formare questo album di 12 tracce. Era importante che le canzoni si trovassero l’una accanto all’altra e che avessero una cronologia sia di testo sia melodica tale per essere accostate bene.\r\n\r\nE cosa è rimasto fuori?\r\n\r\nÈ rimasto fuori tutto quello che non avrebbe funzionato col resto. Questo non significa che\r\nfossero dei brutti pezzi, anzi ci sono cose che mi piacciono molto che sono rimaste fuori,\r\nmagari le utilizzerò più avanti.\r\n\r\nIntervista di: Leya Lenzi

Grafica Divina
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Scrittrice e giornalista, ha pubblicato romanzi, saggi e storie per bambini. Collabora con la pagina della cultura del quotidiano Il Tirreno. Ha ideato DaSapere nel 2010 e da allora se ne prende cura.

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