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MIRELLA SERRI, Bambini in fuga – dal 14 aprile in libreria

Mirella Serri, Bambini in fuga

Un gruppo di giovani ebrei in fuga dal Nazismo e la mobilitazione di un paese italiano per metterli in salvo. Le trame del Gran Muftī di Gerusalemme a fianco di Hitler
e il conflitto fra Islam moderato e fondamentalismo.

Uscirà il 14 aprile il nuovo saggio di Mirella Serri, Bambini in fuga. I giovanissimi ebrei braccati da nazisti e fondamentalisti islamici e gli eroi italiani che li salvarono.

Grafica Divina

Attenta osservatrice degli eventi storici del Novecento, Mirella Serri ha abituato il suo pubblico a storie di incredibile profondità e valore, e torna ora a dare un contributo fondamentale alla conoscenza e alla comprensione della nostra epoca. Il nuovo saggio Bambini in fuga ricostruisce, infatti, l’avventurosa vicenda e le peregrinazioni attraverso l’Europa di un gruppo di giovanissimi ebrei dai 6 ai 17 anni che, dopo aver perso i genitori nei campi di concentramento tedeschi, attraversano la Germania e la Slovenia e riescono ad arrivare a Nonantola, paese in provincia di Modena. Qui, a dispetto del fascismo e delle campagne razziali, l’intera popolazione si mobilita per aiutarli, offrendo loro ospitalità e protezione per un anno intero. Un medico e un parroco di Nonantola diventeranno così i primi italiani annoverati fra i “Giusti tra le nazioni”.

Bambini in fuga non è solo la vicenda delle prede, ma anche quella dei cacciatori: all’inseguimento degli orfani vi sono Adolf Eichmann, Adolf Hitler e pure il Gran Muftī, Amīn al-Husaynī, che dopo aver lasciato Gerusalemme è approdato a Berlino. Padre del radicalismo e dell’estremismo islamico, Amīn al-Husaynī ha ricevuto dal Führer l’incarico di limitare l’emigrazione ebraica dall’Europa. Per precludere ai profughi l’ultima via di scampo, Amīn al-Husaynī dà vita anche a una divisione di SS musulmane nei Balcani, ma il suo progetto non conseguirà il successo sperato e non riuscirà a coinvolgere i giovani islamici della penisola balcanica.

Quella dei ragazzi di Nonantola e dei loro salvatori è dunque una storia di eroi dimenticati o trascurati, una storia di ribellione corale alle dittature, una storia tutta italiana e al tempo stesso universale di generosità e di profonda umanità, in una lotta contro il male che si rivela, con altri volti e altri nomi, drammaticamente attuale.

Mirella Serri insegna letteratura e giornalismo all’Università la Sapienza di Roma. Collabora a La Stampa, a Ttl e a Sette-Corriere della Sera. Tra i suoi libri: Carlo Dossi e il racconto (Bulzoni), Storie di spie. Saggi sul Novecento in letteratura (Edisud), Il breve viaggio. Giaime Pintor nella Weimar nazista (Marsilio), I redenti. Gli intellettuali che vissero due volte. 1938-1948 (Corbaccio, 2005), I profeti disarmati. 1945-1948. La guerra tra le due sinistre (Corbaccio, 2008). Ha curato Doppio diario. 1936-1943 (Einaudi) di Giaime Pintor e ha partecipato ai volumi collettivi Donne del Risorgimento e Donne nella Grande Guerra (entrambi per Il Mulino). Con Longanesi ha pubblicato nel 2012 Sorvegliati speciali. Gli intellettuali spiati dai gendarmi (1945-1980), Un amore partigiano. Storia di Gianna e Neri eroi scomodi della Resistenza (2014) e Gli invisibili. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia (2015).

In libreria dal 14 aprile 2017
Pagine: 256
Prezzo: 17,60

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