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Sergio Claudio Perroni Nel ventre

Cos’è successo quella notte dentro il  cavallo di Troia? Nessuno aveva mai provato a raccontarlo. Lo fa adesso questo  romanzo, svelando un segreto custodito per quasi trenta secoli in seno al mito  più famoso del mondo.\r\n\r\nTre guerrieri e una donna. I  tre sono Ulisse, Neottolemo ed Epeo, condottieri achei divisi tra incanto e  paura: l’incanto dell’essere dalla parte giusta della storia e la paura del  fallimento. Lei sembra una dea – anzi, la più sensuale e umana delle divinità:  Atena. Attraverso gli occhi in ascolto di un semplice soldato, seguiamo le  gelosie, le lotte e i dubbi dei tre eroi mentre aspettano che il cavallo di  legno in cui sono nascosti raggiunga Troia e porti a compimento il destino. Un  destino che Atena, la donna-dea, sembra al tempo stesso illustrare e  governare, seducendoli con la sua malia, terrorizzandoli col sangue, svelando  l’inganno tra ciò che vogliono sapere e ciò che tentano di nascondere a se  stessi. In un susseguirsi di azione, emozione e invenzione, Nel  ventre racconta un mistero che ha radici nella notte dei tempi. E nel  farlo illustra in maniera poetica e spietata il tema dell’animo umano più  contemporaneo e flagrante, scisso tra la paura di morire e quella di agire,  quindi di vivere. Se i tre siano protagonisti o prigionieri degli eventi, è  difficile deciderlo, perfino quando il ventre del cavallo si apre.\r\nLo  scenario del racconto è  diviso in due luoghi: il luogo dove i  condottieri  si muovono e agiscono avvinti dai loro sogni, scattanti alle  loro paure e l’antro buio del cavallo dove i guerrieri senza nome siedono  immobili. Eppure l’occhio che vede e che racconta viene da lì, è uno dei tanti  ‘nessuno’, uno dei tanti che portano il nome della terra da cui provengono “  chi Samo, chi Delo, chi Ftia, e Lemno, e Rodi, e Sparta.. “.Nel ventre  è un romanzo sorprendente per la forza  persuasiva della lingua, che attinge dal patrimonio classico, dalla sua  ricchezza e dalla sua forza, ma che è allo stesso tempo così veloce e icastica da far pensare a qualcosa che corre verso il  futuro.\r\n\r\nIn allegato: copertina del libro e immagine “Atena si  specchia” di Velasco Vitali\r\n\r\nSergio Claudio Perroni,  editor, autore teatrale, ha pubblicato con Bompiani il romanzo  Non muore nessuno (2007) e Leonilde, storia eccezionale di una donna  normale (2010) e ha adattato, per il teatro, il Don Chisciotte di  Cervantes (¡Viva don Chisciotte!, con Gigi Proietti, regia di Gianpiero  Borgia, 2008).  Ha tradotto opere di narrativa inglese e francese  (Houellebecq, Ellroy, Foster Wallace, Saint-Exupery). Vive e lavora a  Taormina.\r\n\r\nVelasco Vitali, pittore e scultore. Come  illustratore collabora alla pagina culturali del “Corriere della Sera”, ha  pubblicato Apriti Cielo (Skira, 2011) e, con Michele Mari, Milano  Fantasma (EDT, 2008). Sul suo lavoro Electa ha pubblicato, nel 2004,  Velasco 20. Tra le numerose mostre personali: Extramoenia  (2004-2005 Palazzo Belmonte-Riso, Palermo; Palazzo della Ragione, Milano),  Sbarco (2010 complesso di Sant’Agostino, Pietrasanta; Palazzo Reale,  Milano), Branco (2011, Bruxelles).\r\n\r\n \r\n\r\nFonte: Alba Donati\r\n\r\n

Grafica Divina

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