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POSTCARDS FROM GROWING BY NUMBERS π THE IRRATIONAL CITY PAOLO CESARETTI e ANTONELLA DEDINI

TRACES OF CENTURIES & FUTURE STEPS

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Grafica Divina

13esima Biennale di Architettura – Eventi collaterali
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Venezia, Palazzo Bembo, 29 agosto – 25 novembre 2012
\r\nOpening: 27 e 28 agosto 2012, ore 18 – 22

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Nell’ambito della 13a Biennale di Architettura di Venezia, Paolo Cesaretti e Antonella Dedini
saranno presenti con l’installazionePOSTCARDS FROM GROWING BY NUMBERS, un trittico lightbox che attraverso fotografie e video documenta Growing By Numbers, progetto che ha interessato la città di Milano tra il dicembre del 2010 e l’aprile del 2011. L’installazione farà parte della mostra collaterale TRACES OF CENTURIES & FUTURE STEPS, a Palazzo Bembo, dove affiancate a nomi illustri quali Arata Isozaki, Josep Lluis Mateo e Piero Lissoni vengono presentate realtà emergenti della ricerca architettonica mondiale.

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Drawing By Numbers è il nome di un gioco, in cui unendo con un tratto di matita dei punti numerati si va piano piano a svelare un’immagine inizialmente misteriosa. Trasformando drawing, disegnare, in growing, crescere, il gruppo di Architettura Attuale ideò e realizzò un progetto in cui protagonisti erano i grattacieli di Milano, quelli storici, come il Pirellone, quelli completati, come le torri della Stazione Garibaldi e quelli ancora in fase di costruzione, come la torre di Cesar Pelli in Porta Nuova. Su ciascun grattacielo collocarono un numero, da 0 a 9, alto nove metri e composto da ben 1650 punti luce Capix, un prodotto basato sulla tecnologia Led RGB. I grandi numeri, che volteggiavano nel cielo notturno, diventarono familiari nello skyline cittadino, contribuendo con la loro presenza enigmatica a stabilire un legame tra il luogo le persone che lo abitavano.
\r\nMilano, in vista dell’expo 2015, era ed è ancora in una fase di grandissima trasformazione, che ne sta cambiando il volto in modo radicale, coinvolgendo inevitabilmente anche i suoi cittadini. E il progetto Growing by Numbers voleva accompagnare questo cambiamento, non investigandone gli aspetti di pura attualità, ma quelli emozionali. I numeri che si accendevano al calare del sole, attraverso una linea immaginaria, volevano suggerire a chi li guardava un’immagine della città del futuro.
\r\n“Citando Ruedi Baur – dice Paolo Cesaretti – crediamo nell’incidente visivo che accade quando meno te lo aspetti. La città è luogo di sorprese. Quante persone hanno visto i numeri? Quante ne hanno parlato? Il silenzio del progetto si contrappone all’inquinamento da informazione in favore del significato della città, del suo cambiamento e della sua crescita. Ci domandiamo che reazione hanno i milanesi di fronte ai numeri. Ci interessa l’elemento empatico del progetto” (da Interni, Aprile 2011).

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POSTCARDS FROM GROWING BY NUMBERS non è il solo lavoro che Paolo Cesaretti e Antonella Dedini presentano in concomitanza con la Biennale per sottolineare gli elementi transitori dell’identità di una città. Sempre a Palazzo Bembo è collocato nel cortile il modello in scala 1:2 del progetto THE IRRATIONAL CITY, gigantesco π luminoso che campeggerà prossimamente a Venezia, su di un edificio della stazione Santa Lucia.
\r\nTHE IRRATIONAL CITY
è un gesto simbolico che vuole sollevare alcune domande sulla natura di questa città, con riferimento alla sua straordinarietà, città museo cristallizzata in un perimetro temporale e geografico. Ma a Venezia cosa è irrazionale? I rigidi e perpetui flussi dei turisti o le strade d’acqua condizionate dalle maree? E’ una città sospesa nel suo passato e chiusa nei suoi confini, che subisce la contemporaneità attraverso le logiche del turismo di massa e delle attività al suo servizio. L’installazione luminosa viene collocata nello snodo urbano che segna il limite fra il tempo contemporaneo della terraferma e il tempo sospeso della laguna. E’ il luogo in cui i due sistemi entrano in conflitto ed il primo si sovrappone semplicemente al secondo senza un reale dialogo.
\r\nIl riferimento simbolico utilizzato da THE IRRATIONAL CITY è l’idea pitagorica dei numeri quale essenza di ogni cosa o, più precisamente, che i principi della matematica siano anche i principi di tutta la realtà. Coerentemente con questa visione, i numeri algebrici rappresentano costanti fisiche o naturali mentre gli irrazionali definiscono sistemi astratti. Fra gli irrazionali π, prima lettera di περίμετρος (perimetros), in greco ‘misura attorno’, definisce con chiarezza l’attualità di Venezia quale contraddittorio perimetro spazio-temporale.
\r\nTHE IRRATIONAL CITY è un’installazione temporanea alta 5 metri, realizzata da Delled utilizzando tecnologia LED di ultima generazione con consumo energetico e impatto ambientale estremamente ridotti. L’installazione luminosa consumerà complessivamente 400w, ovvero meno di un elettrodomestico casalingo. Alla fine dell’estate, grazie alla collaborazione di Grandi Stazioni Spa, verrà collocata sull’edificio posteriore della Stazione Santa Lucia rivolto verso l’arrivo dei visitatori. Dal tramonto sarà visibile dal Ponte della Libertà, venendo sia in treno che in macchina.

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Paolo Cesaretti e Antonella Dedini, architetti, sono tra i fondatori di Architettura Attuale, un gruppo di ricerca temporaneo che indaga criteri alternativi di progettazione e interpretazione dello spazio. Da dicembre 2010 ad aprile 2011, l’installazione luminosa Growing By Numbers è diventata un simbolo distintivo della città di Milano. Il progetto è stato selezionato per ADI Design Index 2011 e concorre per il Compasso d’Oro.

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www.paolocesaretti.it
\r\nwww.antonelladedini.it
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