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VERNAHOLANDO, IL GRAN FINALE

“I’ lume dell’occhi” dell’empolese Massimo Valori si aggiudica il primo concorso di teatro in vernacolo di Romano Editore.\r\n\r\nL’assessore al turismo della Provincia di Firenze premia i partecipanti insieme alla Giuria nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi.\r\n\r\nSi è conclusa nei giorni scorsi con una bella festa nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi la prima edizione di “VERNAHOLANDO”, il concorso dedicato al teatro in vernacolo firmato Romano Editore.\r\n\r\nIndetto nel febbraio 2010, il concorso ha visto la partecipazione di oltre venti opere inedite provenienti da ogni parte della Toscana: una panoramica brillante e divertente di storie, di modi di dire e del carattere variopinto di una regione, anche da questo punto di vista, ricchissima e frizzante.\r\n\r\nTutte le opere sono state valutate con grande attenzione dalla Giuria, composta da sei membri d’eccezione: Sergio Forconi (attore e vera e propria icona della “toscanità”), Pier Francesco Listri (editorialista e studioso di tradizioni toscane), Giacomo Billi (assessore al Turismo della Provincia di Firenze), Gaetano Gennai (attore), Giovanni Bogani (giornalista), Antonella Zucchini (autrice di testi teatrali in vernacolo adattati ad altri dialetti regionali e tradotti in varie lingue straniere), Roberta Capanni (editore e giornalista).\r\n\r\nDopo un lungo lavoro, il primo premio del concorso è stato assegnato con voto unanime all’empolese Massimo Valori. La sua opera “XXX” sarà dunque pubblicata in e-book nella collana “Palcoscenico” della Romano Editore, e la messa in scena da parte di una compagnia.\r\n\r\n«“I’ lume dell’occhi” ha una tensione morale sul comportamento di tutti i personaggi. In particolare, il personaggio di Morena, la ragazza che va a servizio, è molto bello nel suo essere scostumata e rivelarsi pian piano sincera e altruista. Ogni personaggio ha una sua evoluzione. Il padrone di casa che si ravvede nei suoi propositi, e la stessa riflessione sull’uso del denaro»: questa la motivazione per la vittoria di Massimo Valori, incisa anche sulla targa che nel corso della cerimonia Valori ha ricevuto dalle mani dell’assessore Giacomo Billi.\r\n\r\n“Il teatro in vernacolo sta vivendo un buon momento – ha commentato l’attore Sergio Forconi durante la presentazione – le sale sono sempre piene e la gente chiede di ridere. La lingua fiorentina è di sicuro un buon mezzo”.\r\n\r\nIl critico cinematografico e teatrale Giovanni Bogani ha sottolineato come “il vernacolo oggi si sia rinnovato con temi attuali senza dimenticare quella vena irriverente ed ironica tipica della cultura toscana”. Antonella Zucchini, una delle scrittrici teatrali in vernacolo attualmente tra le più tradotte in Italia e in Europa, ha ribadito la “necessità di nuovi spunti e nuovi autori, ricordando che scrittori teatrali non ci s’improvvisa”. La giornalista Roberta Capanni, ideatrice del concorso, ha ricordato “l’importanza della lingua e l’impegno il grande impegno di Romano Editore sia verso le tradizioni di tutte le regioni d’Italia sia del teatro in generale”.\r\n\r\nFonte: Ufficio Stampa Romano Editore, Joselia Pisano

Grafica Divina

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