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La voce del cinema

Sarà inaugurata a Villa Bertelli- Forte dei Marmi, domenica 12 settembre (ore 18,00) la Mostra “LA VOCE NEL CINEMA – Le Canzoni dell’Amore” promossa dal Comune di Forte dei Marmi in collaborazione con Viareggio EuropaCinema.\r\nLa Mostra è parte integrante del programma del Convegno Internazionale di Foniatria e Logopedia LA VOCE ARTISTICA, diretto dal prof. Franco Fussi, e dall’assessore Giuliana Cecchi, giunto alla sua VII edizione che si svolgerà tra Torre del Lago Puccini e Forte dei Marmi dal 23 al 25 settembre.\r\nIl Convegno quest’anno ha come tema Voce Canto e Cinema e presenta un programma intenso ed accattivante che si rivolge sia agli addetti ai lavori, tra esperti di vocalità, medici e logopedisti, che agli appassionati di cinema, di spettacolo e di canto dal vivo.\r\n\r\nA significare l’importanza della voce nel cinema, una Mostra a cura del prof. Pier Marco De Santi , direttore artistico di EuropaCinema, fortemente voluta dall’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Forte dei Marmi, Giuliana Cecchi, che propone attraverso locandine, manifesti, proiezioni esclusive, un percorso significativo dell’importanza della voce nel cinema che parte dagli anni ’30 per arrivare sino agli anni ’50. Fiore all’occhiello della mostra è l’omaggio al soprano Gemma Bellincioni, stimatissima interprete di opere liriche e molto legata al compositore Pietro Mascagni (per il quale fu la prima Santuzza), che già nel cinema muto interpretò film-opera come Cavalleria Rusticana.\r\nLa voce nel cinema questo è un tema di grande rilevanza sia per la storia del cinema che per la storia della musica contemporanea.\r\nTutto ha inizio a partire dalla nascita del cinema sonoro con le perfomance canore di Al Jolson, in Il cantante di Jazz (1927) Alan Crosland, primo film sonoro americano e con La canzone dell’Amore (1930) di Gennaro Righelli con la canzone di Cesare Andrea Bixio Solo per te Lucia cantata per l’occasione da Isa Pola. Questi due film rappresentano l’inizio di un lungo e favoloso percorso che, da un lato, lancia i grandi attori internazionali e italiani nel mondo dello star system e dall’altro inaugura il filone del film-opera. Per questi motivi storici la mostra La voce nel cinema prende in considerazione per quanto riguarda la canzone nel cinema gli anni Trenta e per i film-opera prolunga la sua attenzione fino a tutti gli anni Cinquanta. Vengono così ricordati i capisaldi del fenomeno e i loro protagonisti: da Charlie Chaplin a Fred Astaire, che stupirono il mondo con le interpretazioni canore di Tempi Moderni e di Seguendo la Flotta per non parlare degli italiani Vittorio De Sica e Ettore Petrolini e dei grandi protagonisti dell’opera che diventano anche divi del cinema attraverso le loro prestazioni in film celeberrimi. Basti ricordare Beniamino Gigli, Tito Schipa, Giuseppe Lugo, Alberto Rabagliati, Mario Lanza.\r\nLa seconda sezione della mostra riguarda le voci nelle biografie cinematografiche dei grandi musicisti (Casta Diva, Giuseppe Verdi, Melodie Immortali, Puccini) nelle quali compaiono sempre le voci divistiche di Beniamino Gigli, Tito Gobbi, Mario Del Monaco, Maria Cebotari, Jan Kiepura e Martha Eggerth, e i film-opera (da Manon Lescaut a Il Trovatore, da La Traviata a La Sonnambula, da Pagliacci a Aida). E’ in queste ultime pellicole, solo raramente interpretate dai grandi cantanti, che ai volti Vittorio De Sica e Alida Valli, interpreti di Manon Lescaut tanto per fare un esempio, viene data la voce di Galliano Masini e Ebe Stignani.E’ questo stretto connubio tra le grandi voci della lirica e gli attori che permette i successi di botteghino e la partecipazione di un pubblico più vasto alle proiezioni che diventano, nell’immaginario collettivo, mitiche. Seguendo questo percorso la mostra si conclude con le performance di Gina Lollobrigida, che canta con la sua voce in film come La donna più bella del mondo, Enrico Caruso e Pagliacci, e quella di Sophia Loren che interprete di Aida muove le labbra e canta con la voce di Renata Tebaldi.\r\nFiore all’occhiello della mostra è l’omaggio al soprano Gemma Bellincioni, stimatissima interprete di opere liriche e molto legata al compositore Pietro Mascagni (per il quale fu la prima Santuzza), che già nel cinema muto interpretò film-opera come Cavalleria Rusticana: un nucleo di immagini pensato per una futura grande esposizione con la retrospettiva delle sue principali interpretazioni. Per l’occasione di questa sezione della mostra, ideata e curata da Andrea Mancini con la collaborazione di Jacopa Casara e Annamaria Cecconi, a Gemma Bellincioni – divenuta poi attrice e produttrice cinematografica – sarà dedicata la proiezione di Cavalleria Rusticana del 1916 di Ugo Falena e quella dello speciale Le pioniere della macchina da presa di Paola Faloja Pandolfi.\r\nFonte: Ufficio Stampa EuropaCinema Alessandra Delle Fave

Grafica Divina
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Scrittrice e giornalista, ha pubblicato romanzi, saggi e storie per bambini. Collabora con la pagina della cultura del quotidiano Il Tirreno. Ha ideato DaSapere nel 2010 e da allora se ne prende cura.

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